LAMEZIA TERME Ultimo appuntamento dell’anno con 20.20, il settimanale di approfondimento in onda questa sera alle 21 sul canale 16 de L’altro Corriere tv.
«Ho deciso in coscienza di aderire al Partito Democratico del lavoro». Questo quanto dichiarato da Angelo Sposato nel corso del talk condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro. «La fase delicata che stiamo attraversando- è il pensiero del segretario regionale della Cgil- impone un contributo di generosità da parte di chi voglia aiutare ad innovare il partito».
Quello di Sposato, a dire il vero, è un rientro nel Pd «dopo la fase renziana in ragione della quale avevo deciso di uscirne. Oggi però dobbiamo costruire un soggetto che ponga al centro dell’agenda politica il lavoro e gli altri temi scottanti sui quali non ci si può dividere. Siamo in una fase precongressuale che deve segnare l’approdo alla normalità democratica, anche perché la lunghezza di un commissariamento dipende dalla maturità della classe dirigente. Oggi, in questo senso, cominciano ad esserci i presupposti considerando anche la qualità del gruppo dei consiglieri regionali».
Sui tanti, scottanti dossier regionali aperti, ad iniziare dalla emergenza Covid, Sposato registra con favore il confronto costante e costruttivo con il governatore Roberto Occhiuto: «Forze sociali e politiche sono chiamate ad agire per il bene della Calabria in questo drammatico momento. Non abbiamo nascosto la nostra contrarietà, specie nel metodo, sulla istituzione dell’azienda sanitaria “0”, ma saremo a supporto di tutte quelle iniziative orientate a riempire di personale gli ospedali e i luoghi di cura per poter fronteggiare al meglio l’emergenza».
Il segretario regionale della Cgil saluta con favore anche l’avvio della cabina di regia sul Pnrr ma ammonisce sui rischi che il fiume di risorse in arrivo potrebbe generare: «L’appello del procuratore Gratteri sulla capacità di impiego dei fondi deve essere preso nella massima considerazione, c’è infatti il fondato pericolo che l’attenzione sui temi della legalità scemi e non ce lo possiamo assolutamente permettere».
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