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20.20 | Sposato sul Pnrr: «Considerare l’appello di Gratteri». E propone un accordo tra Procure e Prefetture

Il segretario regionale della Cgil: «Il tema della legalità e la lotta alla ‘ndrangheta sono spariti dall’agenda del governo nazionale»

Pubblicato il: 30/12/2021 – 6:53
di Giorgio Curcio
20.20 | Sposato sul Pnrr: «Considerare l’appello di Gratteri». E propone un accordo tra Procure e Prefetture

LAMEZIA TERME L’ultima puntata dell’anno di “20.20”, in onda ieri sera su L’altro Corriere Tv ha visto come protagonista il segretario generale di Cgil Calabria, Angelo Sposato, fresco di tesseramento – annunciato in esclusiva – tra le fila di un Partito democratico in piena fase pre-congressuale e prossimo all’elezione di un nuovo segretario regionale che succeda al commissariamento targato Graziano.

Il “contributo” nel Partito democratico

«Il mio sarà un contributo umile – ha subito precisato parlando con Danilo Monteleone e Ugo Floro – e sarò un iscritto pronto per dire la mia. Il congresso va però fatto, un congresso serio perché le risorse sul territorio ci sono per eleggere anche un degno segretario regionale».  Angelo Sposato, diretto come al solito, ricorda il suo allontanamento dal Pd dopo l’elezione di Matteo Renzi a segretario nazionale, e rivendica una lunga militanza nel Pds e nella fondazione del Pd. «Ritenevo di dover entrare in un posto dove non mi sarei sentito ospite e dove poter dire le cose che non vanno. E in questo momento credo che il Pd, anche in Calabria, debba ritrovare la via dell’unità, deve ridiventare un partito. Per questo è importante la fase dei congressi, bisogna rifondare un partito solido, che stia sul territorio e lavori ai problemi della gente».

«Calabria complicata ma anche un po’ sfortunata»

Durante la puntata, rispondendo alle domande dei due conduttori di “20.20”, Sposato ha anche affrontato il tema, emergenziale, legato alla pandemia e alla crescita esponenziale dei contagi in Calabria. «Abbiamo manifestato unitariamente la nostra preoccupazione rispetto alla quarta ondata. Avevamo detto in anticipo che la regione non sarebbe stata pronta per sostenere l’impatto della quarta ondata e purtroppo sta avvenendo questo. Si è perso completamente il controllo sul tracciamento, così come nel resto del paese». «In questi mesi, prima dell’arrivo di Occhiuto ovviamente, non capiamo cosa sia stato fatto concretamente. La Calabria è difficile e complicata ma anche un po’ sfortunata: abbiamo avuto negli ultimi 5 anni tre presidenti di Regione, tre commissari della sanità in piena pandemia e dunque è evidente che la catena di comando non si è mai potuta concretizzare. Gli ultimi 12 mesi li abbiamo persi ed è inutile sottolineare le responsabilità, la situazione parla da sé». Angelo Sposato ha poi ricordato l’importanza di «riattivare il dipartimento della salute che era stato smantellato, un passaggio fondamentale perché possa funzionare il sistema sanitario» evitando, precisa,  «doppioni di struttura e sovrastrutture» rivedendo al contempo «la rete ospedaliera e la medicina territoriale» riconvertendo «gli ospedali chiusi che vanno comunque riempiti di personale, così come nelle Terapia intensiva».  Strettamente connesso, poi, il tema delle vaccinazioni: «Siamo stati i primi, come sindacato, a chiedere l’obbligo vaccinale all’inizio della pandemia. C’è una cultura diversa ora rispetto ad un anno fa. Molti tra l’altro pensano che con il vaccino fatto non si possa più contrarre il virus ma non è così. In questo momento l’obbligo vaccinale potrebbe portare ai lockdown selettivi normati e determinati dall’aspetto sanzionatorio».

Sacal e Pnrr

Oltre alle emergenze e ai temi legati alla sanità, ci sono altre due priorità che il nuovo governo Occhiuto sta affrontando: la Sacal e il Pnrr. «Abbiamo sempre sottolineato l’importanza – ha spiegato Sposato – di ridare una governance che, innanzitutto, evitasse di portare alla chiusura degli aeroporti in Calabria, poi migliorare l’offerta dei servizi e internalizzare i lavoratori che hanno pagato il prezzo più alto. Senza dimenticarci di quanto sia diventato esoso volare da Lamezia». E la “scalata” dei privati secondo il segretario regionale della Cgil «è un aspetto che va approfondito anche da enti preposti. Bene ha fatto Occhiuto, noi abbiamo fatto anche richieste radicali e il superamento di questa governance e il commissariamento di Sacal. Rilevare le quote pubbliche dalla Regione può essere un buon viatico anche in un ragionamento di “rete” che includa Crotone e Reggio Calabria».  E poi il “macro tema” del Pnrr, fondi di cui si discute molto e che potrebbero portare un fiume di milioni di euro per la Calabria, sebbene il grande interrogativo sia se la nostra regione sarà capace di sfruttare o meno questa grande opportunità. «Voglio ribadire che con la nuova giunta c’è stato un approccio molto positivo e propositivo – ha detto Sposato – c’è un confronto aperto per l’interesse dei calabresi. Occhiuto, come sa, si gioca la sua credibilità e la sua reputazione. Ma il Pnrr potrà essere una grande occasione se verranno messe a terra le risorse che non vengono parcellizzate come fondi europei».

«Protocollo di tracciabilità con Procure e Prefetti»

«Dobbiamo tracciare le spese, l’ho già detto ad Occhiuto. È necessario sapere, una volta messe a terra le risorse, dove vanno, chi e come le spende, quanta occupazione produce e che tipo perché in Calabria c’è molto sfruttamento». Un tema cruciale che si incrocia con le recenti dichiarazioni del procuratore della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri e gli allarmi lanciati più volte. «Non bisogna dimenticare l’appello del procuratore Gratteri, forse un po’ sottovalutato. Bisogna capire che in questo momento la criminalità organizzata ha un grande interesse sugli enormi fondi del Pnrr, per questo la tracciabilità della spesa deve essere un tema dirimente e lancio qui una proposta: un protocollo di tracciabilità della spesa insieme alle Procure e le Prefetture perché in questo momento serve ascoltare gli appelli ma anche ricordare come il tema della legalità e la lotta alla ‘ndrangheta siano spariti dall’agenda del governo nazionale».

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