CROTONE «Non firmo documenti di sfiducia al sindaco informali e inutili, come quello diffuso nelle ultime ore, per i quali, per giunta, non sono stata coinvolta nella stesura e di cui, da quanto apprendo, qualcuno disconosce persino la propria firma apposta sul documento». È quanto afferma la consigliera comunale di Popolo e Identità, Marisa Luana Cavallo.
«Premesso che non è certamente l’opposizione ad aver sposato il progetto del sindaco Vincenzo Voce, dovrebbero, pertanto, essere principalmente i consiglieri di maggioranza, venuta meno la fiducia nel loro sindaco, a doversi determinare per una sua eventuale sfiducia. Ciò non toglie che, comunque, sono pronta a presentarmi davanti a un notaio, che certificherà l’autenticità delle firme, quando si presenteranno davanti ad esso, almeno sedici consiglieri che firmeranno per sfiduciare l’amministrazione Voce; io sarò, in quell’occasione, la diciassettesima a firmare la sfiducia al Sindaco Voce e alla sua amministrazione per ridare la parola ai cittadini, purché ci sia un’alternativa credibile e un progetto di governo valido per la Città e che guardi allo sviluppo del territorio di Crotone. Non sono la stampella di nessuno – aggiunge – così come qualche giornale ha inteso definirmi. E ci tengo a precisare che le mie determinazioni in Consiglio Comunale non sono ricattabili da nessuno e che, comunque, deciderò di volta in volta, in piena libertà, su come determinarmi, avendo a cuore soltanto il bene comune».
«La mia posizione, difatti, è critica sia nei confronti dell’amministrazione Voce, da me distante certamente dal punto di vista culturale e politico e che, finora, peraltro, non è riuscita a dare evidentemente quella svolta necessaria che la città si aspettava; ma, sono critica anche nei confronti di quel “centrodestra crotonese”, colonizzato ed egemonizzato da esponenti politici, alcuni dei quali provenienti dalla sinistra e che nulla o niente hanno a che vedere con i principi e i valori del centrodestra. Prova ne è – sottolinea ancora Marisa Luana Cavallo – che nel momento in cui ho promosso la vera e unica azione politica, da quando è in essere questa amministrazione, che ha determinato una crisi profonda della maggioranza, cioè la mozione contro il ddl Zan, i colleghi consiglieri appartenenti alla coalizione di centrodestra, tranne due, hanno votato contro la mozione, oppure si sono astenuti, o sono usciti dall’aula. Se così stanno le cose, è necessario rifondare un’area di centrodestra omogenea, un ambiente, che abbia alla base valori e principi orientati al bene umano e che promuova, in discontinuità con l’esistente, una nuova politica e una nuova classe dirigente, che guardi ai veri bisogni dei crotonesi e che abbia una visione di vero sviluppo della città e non, invece, la mera gestione del potere. Mi domando: vi è al momento un’alternativa credibile per la nostra città, all’amministrazione Voce? O saranno i soliti noti, bocciati qualche mese fa dai crotonesi, a voler amministrare la nostra Crotone?»
«C’è bisogno di tempo per formare una nuova classe dirigente che possa sostituire questa amministrazione, che finora ha fortemente deluso i crotonesi. Non si può aprire una crisi al buio e senza avere in campo alternative credibili. L’alternativa bisogna costruirla – conclude – e ci vuole tempo per farlo, non si può sbagliare nuovamente. Sono, pertanto, pronta sin da ora, assieme a quei cittadini che lo desiderano, a lavorare seriamente, assieme al mio gruppo Popolo e Identità, per porre le basi alla nascita di un’alternativa credibile all’amministrazione Voce».
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