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Irto lancia la sfida: «Il Pd calabrese chiede dignità. Sfideremo Occhiuto su sanità e Pnrr» – VIDEO

Il capogruppo dem in consiglio regionale presenta la candidatura al congresso. «Qui grandi energie, non siamo sporchi, brutti e cattivi. È il momento di stringere un’alleanza con i calabresi»

Pubblicato il: 30/12/2021 – 11:40
Irto lancia la sfida: «Il Pd calabrese chiede dignità. Sfideremo Occhiuto su sanità e Pnrr» – VIDEO

LAMEZIA TERME «È ora che il Pd calabrese torni a eleggere la sua classe dirigente e ad avere la sua autonomia e la sua credibilità. Non mi pongo come il candidato di una parte ma come candidato di un partito unito ma plurale, tutte le sensibilità devono sentirsi rappresentate dalla mia candidatura». Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Regione, Nicola Irto, illustrando in una conferenza stampa a Lamezia Terme la sua candidatura alla segreteria regionale del Pd. Una conferenza stampa che è sembrata quasi un’anticipazione del congresso regionale in programma a metà gennaio, vista la partecipazione di molti big del Pd calabrese: il segnale di una candidatura, quella di Irto, che appare unitaria, sintesi di tutte le principali aree del Pd, oltre che di una candidatura che evidentemente piace al Nazareno.

«Chiediamo che si ridia dignità ai democrat calabresi»

«Sono molto felice del fatto che finalmente il Pd calabrese possa celebrare i suoi congressi, do la mia disponibilità raccogliendo la richiesta di tante e tanti dem calabresi che mi hanno chiesto di impegnarmi anche – ha spiegato Irto – perché il Pd deve uscire dalla lunga fase di commissariamento. Ringrazio il commissario Graziano, ma è ora che Pd torni a eleggere la sua classe dirigente e ad avere la sua autonomia e la sua credibilità. Su questo sono molto netto: chiediamo che si facciano i congressi, e si ridia dignità ai democrat calabresi. Non mi pongo come il candidato di una parte ma come candidato di un partito unito ma plurale, tutte le sensibilità devono sentirsi rappresentate dalla mia candidatura».

L’intervista:

«Veniamo da due sconfitte, dobbiamo ricostruire un rapporto con i calabresi»

Irto ha quindi aggiunto: «Senza retorica dobbiamo dire che non possiamo fare finta di niente, non possiamo negare che veniamo da due sconfitte elettorali. Abbiamo bisogno di ricostruire e rigenerare il partito e ricostruire un rapporto con i calabresi e con i nostri iscritti, Il Pd del futuro in Calabria deve avere un rapporto forte con il partito nazionale, ma in Calabria decidono i calabresi, basta con le scelte calate dall’alto e imposte, non siamo tutti brutti, sporchi e cattivi, abbiamo grandi energie». Con riferimento alla sua candidatura, Irto ha aggiunto: «È chiaro che il Pd calabrese aveva tante figure di grande valore, oggi però è il momento di lavorare all’unità e alla ricostruzione e rigenerazione del partito perché abbiamo davanti enormi sfide, dalla sanità alla lotta alla ‘ndrangheta, dal welfare all’autonomia differenziata, sulla quale il Pd calabrese dev’essere capace di fare una proposta forte da portare all’attenzione del Pd nazionale che su questo tema non è unito. La mia mozione congressuale – ha proseguito Irto – è aperta, non chiusa, indica le sfide ma è aperta a una discussione ampia che vogliamo fare con i calabresi, con le forze economiche e sociali della regione. Dobbiamo tornare in prima linea, riaprire i circoli chiusi e sostenere quelli attivi ma in affanno. Bisogna però che il Pd torni negli insediamenti culturali, nelle scuole, nelle università. Il Pd deve creare e mantenere un costante e continuo rapporto con gli iscritti, di cui spesso ci ricordiamo solo nelle campagne elettorali, e con i calabresi, da cui ci siamo allontanati e con cui ora dobbiamo stringere un’alleanza. E questo non può farlo solo un segretario ma un intero gruppo dirigente espressione di tutto il Pd. È una sfida enorme e complessa ma possiamo vincerla. Chiedo l’aiuto di tutti, credo che ci siamo le condizioni per un congresso unitario».

«Non bastano le note stampa. Sfidiamo il presidente Occhiuto sul modello di sanità»

Quanto al rapporto con la maggioranza di centrodestra guidata dal governatore Occhiuto, Irto ha spiegato che «il Pd non è a disposizione del presidente, questo voglio chiarirlo in maniera netta rispondendo a certe letture, per il bene della Calabria siamo disponibili al confronto mai siamo alternativi al centrodestra. E lo sfidiamo sul modello di sanità, su quello ci vogliamo confrontare e non sull’effetto scenico di qualche nota stampa. Noi presenteremo le nostre proposte, perché a esempio secondo noi l’Azienda Zero è Azienda 10». Un passaggio infine sulle Amminsitrative di Catanzaro, che vedono il Pd già diviso: «Quella di Catanzaro – ha riferito Irto – è una battaglia nazionale, lo ha detto anche Letta, dobbiamo mettere in campo uno sforzo collettivo perché non è una battaglia solo catanzarese. La partita di Catanzaro va affrontata lavorando a costruire un campo largo, una coalizione riformista che immagini la Catanzaro del 2050. Il Pd deve rimboccarsi le maniche, ricordando che abbiamo vinto a Reggio e Cosenza. Vedo che il partito su Catanzaro ha dato un orientamento, nelle prossime settimane si lavorerà a una sintesi e a un campo largo e chi meglio lo interpreterà sarà il nostro candidato».

«Un centrosinistra largo, basta che evitiamo mafiosi e fascisti»

Al centro della riflessione di irto anche il tema delle alleanze del Pd con altre forze politiche: «Nel futuro – ha sostenuto il capogruppo del Pd alla Regione – dobbiamo costruire il centrosinistra più largo possibile, per quanto mi riguarda essere alternative al centrodestra significa anche costruire un quadro di alleanze più largo possibile. A volte qualcuno mi dice che sono radicale, io sono per fare l’alleanza più larga possibile, basta che evitiamo mafiosi e fascisti. Più largo sarà il campo meglio affronteremo le questioni. Errori nel passato sono stati fatti, da quelli dobbiamo partire per farne tesoro, per evitare di rifarli e ricostruire da lì, ricostruire un nuovo rapporto con il M5S, con tutte le forze di centrosinistra che vogliono essere alternative al centrodestra ma soprattutto vogliono parlare di cose della Calabria, perché spesso nelle nostre discussioni ci soffermiamo su questioni interne e tattiche e non di cose. Per questo presenteremo progetti di legge a esempio in tema di sanità, di welfare, vogliamo parlare chiaro ai calabresi anche in tema di Pnrr, sul quale al momento non vediamo una linea chiara del presidente Occhiuto, vediamo solo slogan. Va bene fare gli slogan e poi dilatare nel tempo le scelte, ma qui non abbiamo tempo, le risposte sul Pnrr vanno date subito e vogliamo discutere su questo».

«Miozzo? Grande personalità, lo vedremo sul campo»

Infine, un accenno a parte di Irto alla nomina di Miozzo quale consulente di Occhiuto: «Abbiamo letto dai giornali, speriamo che le sue funzioni siano davvero operative, non abbiamo capito se lavorerà con la Regione o la Protezione civile, lo vedremo sul campo, sicuramente è una grande personalità che non si discute, vedremo sul campo». (a. cant.)

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