LAMEZIA TERME «Abbiamo avuto la fortuna quest’anno di riuscire a chiudere in pareggio, abbiamo contenuto le perdite ma con tanta fatica e grazie anche a chi ha deciso di sostenerci e aiutarci concretamente». A tirare un bilancio alla fine del 2021 e a poche ore dal 2022 è Don Giacomo Panizza, fondatore della Comunità Progetto Sud, che ha parlato ai microfoni del Corriere della Calabria.
Quello appena terminato è stato evidentemente un anno complicato anche per la grande comunità attiva a Lamezia, un 2021 segnato dalla pandemia da Covid-19 ma che non ha cancellato del tutto i buoni propositi e le prospettive per il nuovo anno. «L’anno che viene – ha raccontato Panizza al Corriere della Calabria – deve cambiare tante cose, a cominciare da noi organizzativamente come Progetto Sud, poi all’interno dei Comuni e una Regione che cresce, perché sono convinto che quella che abbiamo davanti è la necessità di costruire “comunità”, piccole come quella che vivo io, grandi come la Calabria».
«Bisogna sintonizzarsi con le svolte da guidare – ha sottolineato don Giacomo Panizza – dobbiamo guidare delle svolte e non salire sul tram magari del nuovo presidente della Repubblica futuro o di chissà chi. Dobbiamo tutti insieme guidare la svolta per questa terra». «Servono maggiore intelligenza, maggiore collaborazione e fiducia. Maggiore capacità di avere non solo le braccia per lavorare ma anche l’intelligenza per ricercare lavori nuovi che la Calabria ha come miniere nascoste. E credere infine che i tanti giovani e le donne, disoccupati e disoccupate, siano miniere e risorse per la Calabria». (Gi.Cu.)
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