LAMEZIA TERME Tempo di bilanci per il Comune di Lamezia Terme e il sindaco, Paolo Mascaro, alla fine di un 2021 denso di novità rilevanti, tra cui il ritorno dopo 10 mesi di sospensione, e che proiettano la città e il primo cittadino in una dimensione, quella del nuovo anno, che dovrà necessariamente rappresentare un punto di svolta cruciale rispetto ad un passato recentissimo burrascoso, e poter ridisegnare un futuro nettamente diverso e necessariamente migliore sotto molteplici punti di vista.
Un’amministrazione che (ri)parte dall’approvazione, arrivata ieri in consiglio comunale, del Bilancio consolidato, un passo «particolarmente importante» così come ha spiegato subito Paolo Mascaro ai microfoni del Corriere della Calabria. «Si rimedia all’ultimo ritardo che impediva di fatto la possibilità di procedere con il fabbisogno del personale ed essere così autorizzati dalla Commissione stabilità. Abbiamo rimediato, dopo il riequilibrio che siamo stati costretti ad approvare entro il 30 novembre. Ora con il consolidato approvato possiamo guardare al futuro con maggiore positività».
E a proposito di Consiglio, ha fatto discutere (e continuerà a farlo nei prossimi giorni) il voto di una consigliera di maggioranza, Antonietta D’Amico, eletta in una lista civica ma ormai a tutti gli effetti in quota Lega ma che ha dato il via libera al bilancio nonostante il “no” del centrodestra, minoranza in consiglio comunale. Questioni politiche che dovranno essere risolte proprio nel 2022 ma intanto Mascaro si dice soddisfatto: «L’ho sottolineato anche in Consiglio comunale: aver sottoscritto la contrattazione centrata 2018, 19, 20 e 21, aver riportato questo tema all’attualità è un elemento di particolare importanza sia perché i dipendenti è giusto che abbiano le giuste soddisfazioni economiche che potranno anche dare maggiori stimoli, sia perché questo ci consentirà già da gennaio di sottoscrivere il contratto per il 2022 e di poter anche avere determinati istituti che possono migliorare la funzionalità del Comune». «Sono poi molto soddisfatto della composizione della giunta – ha detto ancora Mascaro – molto equilibrata con due tecnici, per poter riprendere in esame del Psc che da novembre 2017 è rimasto nel cassetto».
Tanti, poi, gli obiettivi e i risultati da centrare nel 2022. E il sindaco Mascaro lo sa bene: «Nel 2022 dobbiamo soprattutto sbloccare le possibilità assunzionali nel Comune. Ma il 2022 sarà anche l’anno del Psc, l’anno in cui dovremo fare passi notevoli per la fruibilità degli immobili comunali e poi deve soprattutto proseguire l’opera di risanamento economico che possa consentire al nostro Ente di uscire dal piano di riequilibrio».
Tornata in forze l’operatività dell’amministrazione comunale, è doveroso poi affrontare la situazione legata alle periferie di Lamezia dove, e lo denunciano quotidianamente i cittadini, il degrado e l’abbandono la fanno in larga parte da padroni. Anche per queste problematiche Mascaro ha la sua “ricetta”: «In questo nuovo anno – ha detto ai nostri microfoni – dovremo approntare due interventi particolarmente importanti. Uno riguarda la pubblica illuminazione e tramite Consip ci saranno dei finanziamenti con i quali si potranno attuare opere di miglioramento ed efficientamento un po’ di tutta la pubblica illuminazione, con la possibilità di implementare opere di miglioramento rispetto alla situazione attuale e riguarderà, oltre alle zone oggettivamente di maggiore trascuratezza e abbandono, tutta la città». «L’altro intervento invece, sul quale stiamo lavorando, è quello assolutamente straordinario sulle reti viarie comunali, attraverso la devoluzione dei residui dei mutui per importi complessivamente anche importanti, per un rifacimento integrale dei manti stradali che potrà consentire di avere entro il 2022, anche nelle zone più periferiche, delle condizioni migliori». «Accanto a questi interventi – precisa Mascaro – ci dovrà essere molto altro affinché anche le zone periferiche della nostra città possano avere una maggiora dignità. Stiamo anche procedendo attraverso il “Progetto Pinqua” alla rivalutazione del tessuto cittadino, dai centri storici alle zone montane fino a quelle marine, toccando gran parte dei 162 km quadrati del territorio lametino. È chiaro che entro il 2022 non ci potrà essere mai la fine dei lavori, le tempistiche non lo consentirebbero ma ci potranno essere dei passi avanti progettuali e operativi che lasciano già intravedere quella che sarà la Lamezia del 2023, 2024 e quanto meno i primi cinque mesi del 2025».
Per una Lamezia che guarda al futuro è necessario ripensare e rivedere anche le prospettive legate alla riqualificazione dei beni storici che appartengono al Comune, renderli fruibili ai cittadini e ai turisti, ma anche rivalutare le zone più vicine al mare in vista della prossima stagione estiva. «Uno degli obiettivi – ci ha spiegato Paolo Mascaro – è ovviamente la fruibilità di questi beni del patrimonio comunale. Come il Castello, interessato da un finanziamento inserito nell’agenda urbana da oltre 1 milione e 400 mila euro, speriamo che la Regione li possa sbloccare al più presto. È qualcosa di incredibile poi la situazione legata al Bastione di Malta, speriamo di poter ultimare gli ultimi lavori che mancano per renderlo fruibile. Ci sono poi gli scavi di Terina, Covid permettendo spero che per la prossima estate possano essere fruibili come l’Abbazia Benedettina. Sicuramente questi sono obiettivi principali e nel 2022 ci saranno dei passi avanti notevoli». «Puntiamo – ha spiegato ancora – anche ad una forte digitalizzazione e informatizzazione della macchina comunale. Il Comune di Lamezia, già prima dell’obbligo normativo, aveva introdotto la possibilità di poter ottenere certificati attraverso lo Spid in maniera molto semplifica. Dobbiamo però migliorare in tanti aspetti, così come nella possibilità di dare più servizi ai cittadini ad esempio in materia di edilizia e urbanistica, serve una maggiore celerità rispetto alle tante sofferenze che si hanno oggi anche solo per avere banali certificati».
Così come tutto il paese e la Calabria, anche a Lamezia si sente forte la pressione dei contagi da Covid-19. Tanti i casi registrati nelle ultime settimane per una situazione quanto meno preoccupante. «La stiamo monitorando giorno per giorno – dice il primo cittadino lametino – è una situazione esplosiva rispetto ai disagi e ai disservizi, tanti lamentano la possibilità di effettuare tamponi e avere poi i risultati. Parlare oggi del rilancio dell’offerta sanitaria del nostro comprensorio viene anche un po’ difficile ma stiamo comunque cercando di lavorare per quella che è la nostra responsabilità politica. Ci hanno assicurato, ad esempio, che da marzo partiranno i lavori per la realizzazione della palazzina che ospiterà “Malattie infettive”, dobbiamo comunque già da oggi cercare di poter ottenere qualcosa». E, infine, l’appello: «Chiedo a tutti e soprattutto alla mia comunità di vaccinarsi tutti, al più presto possibile. Vi prego di osservare tutte le precauzioni in questi giorni di festa. Capisco la voglia e il desiderio di uscire, ma chiedo di rispettare tutte le precauzioni ma soprattutto vacciniamoci. Una volta cessato il Covid dobbiamo poi ridiscutere a 360 gradi di un territorio che può essere al servizio della sanità calabrese. Porteremo avanti anche il progetto che stiamo approfondendo con il direttore Pino Nisticò (l‘istituto Dulbecco ndr) perché crediamo molto in questo istituto di ricerca scientifica e come Comune abbiamo aderito al bando per un finanziamento di 28 milioni di euro. Dal punto di vista sanitario vogliamo fare grandi passi in avanti». (redazione@corrierecal.it)
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