TORRE DEL GRECO Fermata la mamma del bambino di 2 anni morto annegato in mare ieri sera, a Torre del Greco, intorno alle 22.30 in via Calastro, località Scala. La Procura di Torre Annunziata ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti della donna di 40 anni, la madre del piccolo è gravemente indiziata del reato di omicidio volontario. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Torre del Greco e coordinate dalla Procura oplontina, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico della donna quale autrice dell’omicidio. La quarantenne riteneva che il figlio fosse affetto da problemi di ritardo mentale, nonostante non vi fosse alcuna conferma in tal senso dal punto di vista sanitario. Sarebbe questa, secondo le prime acquisizioni investigative, la ragione per cui avrebbe fatto annegare il bambino. La donna, trovata ieri sera in mare con il figlio tra le braccia dopo l’allarme lanciato intorno alle 21 dal marito, è stata interrogata nella caserma dei Carabinieri – alla presenza del difensore di fiducia – dal pm della Procura di Torre Annunziata il quale, al termine dell’interrogatorio, ha emesso il fermo. La donna, dopo le formalità di rito, sarà portata nel carcere femminile di Pozzuoli.
Il piccolo al momento della tragedia era in compagnia della mamma, secondo quanto riferito da alcune persone presenti sul posto la donna avrebbe manifestato intenti suicidi. Due ragazzi, Pasquale e Daniele, le persone che si sono tuffate in mare nel tentativo disperato di salvarlo. I ragazzi, in una testimonianza raccolta dal quotidiano Metropolis, hanno raccontato di aver sentito delle urla di aiuto e di aver visto una persona, «forse il padre» spiegano, che si era appena tolta i vestiti per buttarsi in acqua.
La madre, raccontano ancora i due giovani, era ferma all’estremità della scogliera in apparente stato di choc. Anche i due ragazzi si sono tuffati in mare e uno dei due è riuscito a riportare il bimbo a terra, «ma mi sono accorto subito che non dava segni di vita». Si sono poi recati dalla madre la quale, rispondendo alle loro domande, avrebbe detto di essere stata vittima di una rapina. «Era scioccata. Un nostro amico intanto ha provato a fare il massaggio cardiaco al bimbo, ma non c’è stato nulla da fare», concludono il racconto i due giovani.
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