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Crotone, Voce pronto a sostituire almeno quattro assessori

Il rimpasto di giunta slitta di qualche settimana. Previsto, per pochi, anche un cambio di deleghe

Pubblicato il: 05/01/2022 – 13:59
di Gaetano Megna
Crotone, Voce pronto a sostituire almeno quattro assessori

CROTONE Slitta di qualche settimana il rimpasto nella giunta comunale di Crotone. Fonti della maggioranza assicurano che il sindaco Vincenzo Voce intende procedere in maniera consistente sul rinnovo dell’esecutivo. Dovrebbero essere sostituiti almeno quattro assessori e tra questi si parla di Urbanistica, Lavori pubblici, Sanità e Servizi sociali. In discussione potrebbe essere messa anche la delega di vicesindaco. Voce sarebbe intenzionato a salvaguardare gli assessori che si sono dimessi da consiglieri comunali per entrare nel suo esecutivo. Ci potrebbe, quindi, essere per pochi anche un cambio di deleghe. Si dice che, prima di impugnare la cesoia, il sindaco vorrebbe arrivare ad un chiarimento con i consiglieri comunali che compongono la sua maggioranza. L’obiettivo è quello di chiarire ogni cosa nella speranza che possa rientrare il dissenso apertosi con la sua candidatura alla carica di presidente della Provincia pitagorica. L’idea di impinguare la maggioranza con nuovi innesti provenienti dai banchi dell’opposizione è stata accantonata. Il confronto con i consiglieri di maggioranza è partito e dovrebbe concludersi con il varo del secondo esecutivo di Voce. Intanto anche alla Provincia il presidente Sergio Ferrari è in dirittura d’arrivo per l’assegnazione delle deleghe. L’operazione era prevista per lo scorso 27 dicembre. La data era stata ipotizzata dallo stesso Ferrari il giorno del suo insediamento. Non si è, poi, proceduto perché quel giorno era assente uno dei consigliere eletto in una sua lista, perché c’è stato un consigliere provinciale che è risultato positivo al Covid. Ferrari, con la scelta del rinvio, ha voluto onorare l’impegno preso durante la campagna elettorale che ogni decisione sarebbe stata varata solo con il coinvolgendo di tutti i consiglieri della maggioranza. Il consiglio provinciale potrebbe essere convocato per il prossimo 10 gennaio e in quella data Ferrari dovrebbe assegnare le deleghe. Nella maggioranza di centrodestra che sostiene Ferrari, però, le cose non vanno benissimo. Tra le aree politiche che hanno organizzato la campagna elettorale alla Provincia ci sono screzi. Non è stata, per esempio, gradita la scelta di Leo Pedace, leader di ConSenso, di firmare un documento con tutti gli altri leader provinciali dei partiti del centrodestra. Nei confronti di Pedace c’è acredine in quanto con la sua firma avrebbe riaccreditato esponenti del centrodestra che erano stati messi in un angolo con le elezioni provinciali. L’operazione di ridimensionamento era stata concordata con i vertici regionali di alcuni partiti e riguardava più soggetti. Nei confronti di Leo Pedace c’è anche il malcontento per la mancata firma del fratello Enrico, consigliere comunale, su un documento firmato da dodici consiglieri comunali di opposizione in risposta alle dichiarazione di Voce. Il sindaco di Crotone, nel corso di una conferenza stampa, aveva annunciato di avere allertato la Procura della Repubblica per le firme presenti in un altro documento sottoscritto da 13 rappresentanti dell’opposizione. Nel centrodestra, come si dice in questo caso, si “marcano” e aspettano che i componenti di altre correnti commettono errori per fare partire l’impallinamento. In questi giorni, per fare un esempio, l’attenzione è rivolta alle attività dell’Azienda sanitari provinciali. Si è sparsa la voce che potrebbe esserci l’assunzione in servizio di un consigliere comunale. L’operazione dovrebbe essere fatta scorrendo una graduatoria concorsuale. Si tratta di voci che potrebbero essere privi di fondamento. L’attenzione comunque c’è. In questa situazione diventa più difficile sfiduciare il sindaco di Crotone. Un progetto su cui soffiano di più coloro che pensano di candidarsi alla guida della città pitagorica. Sino a quando, però, la poltrona è occupata da Voce il sogno rischia di sfumare e ogni giorno che passa diventa più difficile mettere insieme i numeri per lo scioglimento anticipato del consiglio comunale. Anche i consiglieri, che dicono di essere pronti a firmare la sfiducia, qualche conticino se lo fanno. Quanti sarebbero rieletti in caso di elezioni anticipate? Non tanti sicuramente e, quindi, prima di firmare per lo scioglimento ci penseranno due volte per evitare di lasciare il certo per l’incerto.

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