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Covid, De Luca tiene chiuse le scuole in Campania

Lunedì non riaprono elementari e medie. Il governatore: «Non ci sono le condizioni per ripartire in sicurezza»

Pubblicato il: 07/01/2022 – 16:26
Covid, De Luca tiene chiuse le scuole in Campania

NAPOLI «È irresponsabile riaprire il 10 gennaio. Io credo che non riapriremo le medie e le elementari. Le nostre strutture stanno lavorando, avremo una proroga fino a fine gennaio. Non ci sono le condizioni minime di sicurezza, è una situazione ormai al limite». Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nella prima diretta Fb dell’anno affrontando il tema dell’accresciuto numero di contagi per Covid. «La priorità, per me, è il mondo della scuola: dobbiamo fare di tutto — ha detto — per metterlo in sicurezza e garantire una didattica in presenza sicura» mentre, ha accusato, «ho la sensazione, per me insopportabile, che si mettano in piedi provvedimenti che finiscono per trasformare i nostri bambini in cavie della politica politicante e degli opportunismi». «Devo constatare con grande amarezza — ha anche detto puntando l’indice contro il governo — che l’Italia ha perduto tre mesi di tempo senza fare niente. Abbiamo bruciato una condizione di relativo vantaggio rispetto agli altri Paesi europei. Ci siamo autoesaltati e autoconsolati senza prendere decisioni serie ed efficaci. Ma stiamo prendendo in giro l’Italia: il livello di demenzialità va ogni immaginazione». In Campania, tra le province di Napoli e Salerno, già oggi alcuni sindaci hanno emesso ordinanze che vanno nella stessa direzione: non riaprire le scuole lunedì prossimo.

«Approfittare della chiusura per vaccinare»

Il governatore ha spiegato che «faremo tutto quanto e nelle nostre possibilità per garantire assistenza sanitaria e di prevenzione nella scuola» attaccando le attuali misure sulla quarantena. «Se c’è un contagio si chiude, se ce ne sono due si chiude: basta con queste cose demenziali», ha detto. «Siamo ancora zona bianca, abbiamo retto in maniera straordinaria ma probabilmente con questa ondata di contagi non lo resteremo ancora a lungo. Chiedo ai pediatri e alle famiglie che i giorni di chiusura delle scuole — ha proseguito — non siano di riposo ma per sviluppare al meglio la campagna vaccinale per la fascia 5-11 anni: dobbiamo fare uno sforzo in più perché abbiamo solo il 10% di bambini vaccinati».

Il numero dei positivi nella scuola

Prima di arrivare all’annuncio della decisione di voler prorogare la chiusura delle scuole fino al termine di gennaio, De Luca aveva fatto il punto sulla pandemia nel mondo della scuola in regione. «In Campania abbiamo 3mila positivi nell’ambito del personale scolastico e 19mila positivi nella fascia 0-19 anni — ha ricordato —. La percentuale di vaccinazioni è meno del 10% fino alle elementari, poco più alta per quelle superiori. I sindaci della Campania ci invitano a ritardare l’apertura dell’anno scolastico per due settimane, i presidi ci hanno detto che non sono in condizione di riaprire in sicurezza: non possono sapere quali sono le persone vaccinate o non nel loro ambito per motivi di tutela della privacy. Mentre — ha accusato — nel nostro Paese atti giudiziari sottoposti a segreti istruttori vengono pubblicati a puntate sui giornali».

L’attacco a Lega e Fratelli d’Italia

Il presidente della giunta regionale si è anche trattenuto sui risvolti della pandemia sulle altre fasce d’età, parlando di «ricadute drammatiche sui malati non Covid, che saranno messi da parte». «Ma come si fa a non capire? E come si fa a non capire che è grave pensare che si tratti solo dì una influenza più forte?», facendo qui riferimento alle forze di opposizione al governo «che lisciano il pelo ai No vax» attaccando a turno Lega e Fratelli d’Italia. «Noto solo ottusità e irresponsabilità della Lega, ottusità di Fratelli d’Italia, l’opportunismo delle altre forze politiche che non hanno la forza di denunciare con una campagna pubblica coloro che con la loro politica aiutano la diffusione del Covid», ha accusato.

E quello a Figliuolo sulle dotazioni di anti-virali

De Luca ha anche rinfocolato la vecchia polemica con il commissario Figliuolo sul «mercato nero dei vaccini», spostando però il tiro sugli ultimi avvenimenti e le dotazioni in arrivo. «Ho la sensazione che adesso si cominci a fare il “mercato nero dei farmaci anti-virali”, importanti per curare a domicilio i pazienti che non hanno sintomi gravi — ha rilevato il governatore della Campania —. Sono state distribuite le dosi e alla Campania sono arrivati 480 colli, all’Emilia oltre mille, al Lazio 1.600, alla Lombardia 1.080 colli, al Veneto 2.160. Alla Campania — ha sottolineato — solo 480. Lo dico chiaro: se continua questa storia mi rivolgerò alla magistratura penale, è vergognoso quello che si sta facendo. Si sono nascosti stavolta dietro un algoritmo elaborato dall’Aifa. Invito il commissario, il governo e il ministero a distribuire gli antivirali e i monoclonali in base al numero della popolazione», ha concluso il presidente della giunta regionale della Campania. (da corriere.it)

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