Diventa ogni giorno più forte la pressione del Covid 19 sugli ospedali calabresi, sempre sotto assedio. Suona il campanello d’allarme alla luce dell’ultima rilevazione dell’Agenas, aggiornata a ieri sera: il monitoraggio dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali infatti segnala una nuova impennata dell’indicatore dei ricoveri in Calabria, con la conferma del superamento delle soglie di criticità da zona gialla e di un pericolo avvicinamento alle soglie da arancione.
Per Agenas l’occupazione delle terapie intensive nella nostra regione è al 16% (+1 rispetto al giorno precedente, anche la media nazionale è al 16%), mentre l’occupazione dei reparti di area medica è addirittura al 34% (+1 rispetto al giorno precedente, ben 12 punti percentuali sopra la media nazionale, che è al 22%).
L’Agenas inoltre registra un tasso di incidenza per 100mila abitanti estremamente alto in Calabria: 414,54 casi tra il 3 e il 6 gennaio. E’ evidente che se questi indicatori dovessero ulteriormente peggiorare nei prossimi giorni la Calabria, oggi zona gialla, rischia di finire in zona arancione: va ricordato che si entra in zona arancione se l’occupazione delle terapie intensive supera il 20% (e la Calabria non è molto lontana da questa soglia) e quella dei reparti ordinari il 30% (soglia questa già superata dalla Calabria).
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