Tentato omicidio di Domenic Signoretta, misure cautelari per Molè e Campisi

VIBO VALENTIA Nella tarda serata del 5 Gennaio 2022, gli agenti della Squadra mobile della questura di Vibo Valentia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 4 gennaio dal gip di Catanzaro. Destinatari della misura restrittiva sono il classe 91 Antonio Campisi, latitante fino allo scorso 17 dicembre, quando è stato fermato nell’ambito di un blitz ad Ardore Marina, e il classe 95 Rocco Molè, già in stato di detenzione nel carcere di Bari. Il rampollo dell’omonima “famiglia” di Gioia Tauro, secondo le risultate della recente inchiesta “Nuova narcos europea” della Dda di Reggio Calabria era da ritenersi il reggente della cosca.

Tentato omicidio aggravato dalla finalità mafiosa

La richiesta odierna proviene invece da una specifica inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro. Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. Il gip ha deciso sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine al del tentato omicidio, aggravato dalla finalità mafiosa, di Domenic Signoretta, avvenuto in provincia di Vibo Valentia nel maggio 2019, mentre lo stesso si trovava all’esterno dell’abitazione in cui era sottoposto agli arresti domiciliari. Il fatto, si ipotizza, sarebbe maturato nel contesto degli equilibri tra cosche di ‘ndrangheta. La misura cautelare del 5 gennaio è intervenuta maturata proprio dopo il fermo di Antonio Campisi avvenuto lo scorso 17 dicembre grazie a un blitz congiunto tra forze di polizia e guardia di finanza. All’epoca, Campisi era stato localizzato in località Ardore Marina, a seguito di accurati controlli sul territorio posti in essere dagli operanti delle diverse componenti di polizia giudiziaria.