CATANZARO Il rientro a scuola dopo le vacanze di Natale non avverrà in presenza in diversi comuni calabresi dove i sindaci, per contenere la curva dei contagi, hanno preferito ripristinare la didattica a distanza. Domani, lunedì 10 gennaio, però, dovrebbero tornare tra i banchi gli studenti che risiedono nei comuni dove non sono state emesse ordinanze di sospensione delle lezioni in presenza: a Lamezia Terme e a Catanzaro ad esempio, è previsto il ritorno a scuola. Una scelta che gli studenti delle superiori non condividono e che hanno deciso di contestare con una giornata di sciopero.
Domani mattina a Catanzaro gli studenti del Liceo Scientifico Siciliani, Liceo Scientifico Fermi, dell’ Itas Chimirri, dell’Istituto d’istruzione superiore De Nobili, dell’Ite Grimaldi-Pacioli e Istituto tecnico Industriale hanno indetto uno sciopero dare voce alla loro protesta dopo che non hanno ricevuto alcuna risposta da parte del sindaco Sergio Abramo in merito alla richiesta – presentata tramite lettera – di rimandare il rientro in presenza e attivare la dad.
La stessa circostanza si avrà a Lamezia: «Vista la situazione attuale in merito alle decisioni del sindaco e di chi di dovere – ha dichiarato un movimento di studenti – di rientrare in presenza lunedì 10 nonostante la situazione critica che stiamo vivendo, abbiamo deciso di organizzare insieme a tutti gli altri rappresentati degli istituti superiori sul territorio lametino un’assenza generale all’interno dei vari istituti, mentre tutti i rappresentanti di istituto e consulta andremo a parlare con il sindaco Paolo Mascaro per fargli capire quali sono le intenzioni degli studenti. Voi dovrete solo restare a casa – concludono i promotori dell’iniziativa – non si devono creare assembramenti».
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