CATANZARO Come già anticipato dal Corriere della Calabria, Aldo Casalinuovo, noto avvocato del foro di Catanzaro, si candida alla carica di sindaco del capoluogo calabrese alle elezioni amministrative in programma nella prossima primavera. Lo ha annunciato lo stesso Casalinuovo oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa. «Mi candido sindaco perché – ha esordito Casalinuovo – credo che ci sia la necessità di un impegno diretto e perché ritengo che non si va da nessuna parte se continuiamo a parlare senza un impegno diretto. Però io non credo all’uomo solo al comando, è necessario che si crei un circuito, una squadra, una platea quanto più ampia possibile affinché il contributo che si può dare alla città sia un contributo di qualità. La mia – sia ben chiaro – è una proposta civica: io da stasera non farò più ragionamenti di centrosinistra o centrodestra, perché credo in una proposta civica che si pone al di sopra e al di fuori, o se vogliamo dentro uno schieramento e dentro l’altro. Per parlare dei problemi della città chiedo retoricamente: dobbiamo attendere il congresso regionale o provinciale? Dobbiamo restare imprigionati in queste pastoie o vogliamo confrontarci sui contenuti e sui problemi? Per chi si pone in questo secondo modo – ha spiegato Casalinuovo – noi siamo qui. Non dico “io sono qui”, ma “noi siamo qui” perché io voglio rappresentare un circuito ampio di persone che con me e al pari di me hanno contributo a questa analisi. In tutt’Italia ci sono aggregazioni civiche che spesso hanno vinto, più che il Pd o il centrodestra, e allora questa secondo me è la strada che si deve perseguire. Questo non significa affatto qualunquismo, ma misurarsi sui problemi reali della città, trovare il concorso di tutti e guardare avanti». Quindi ha ribadito: «Abbiamo convocato questa conferenza stampa per parlare di contenuti per la città e per il suo futuro, che è la cosa più importante al di là dei nomi e delle persone. E poi perché – ha rilevato Casalinuovo – questa situazione di grande confusione che si è creata nell’area del centrosinistra va chiarita nei ari passaggi che ci sono stati. Ma io mi rivolgo a tutta la città, a tutti i cittadini catanzaresi perché credo che la nostra platea di ascolto non può che essere quella, cioè i cittadini che al di là degli schieramenti sono interessati al rilancio che la città merita». Casalinuovo, figlio del leader Psi Mario, già presidente del Consiglio regionale negli anni ’70 e ministro dei Trasporti nei primi anni ’80, è il terzo candidato sindaco espressione dell’area di centrosinistra: in lizza ci sono già i docenti universitari Nicola Fiorita, di “Cambiavento”, sostenuto dal Nuovo Centrosinistra composto tra gli altri dal Pd e dal M5S, e Valerio Donato, dirigente del Pd ma anch’egli sceso in campo con una candidatura di stampo civico. «Il centrosinistra – ha aggiunto Casalinuovo – è diviso perché si è fatto un percorso sbagliato. Non voglio sembrare presuntuoso, ma io sono una persona estremamente schietta e dico quello che penso e credo che ci siano stati passaggi profondamente sbagliati che hanno determinato questa situazione di incertezza e confusione. Il mio vuole essere un contributo alla chiarezza perché i problemi non si affrontano girandosi dall’altra parte, ma con il confronto di tutti. Fino a questo momento il confronto non c’è stato, perché se ci sono soluzioni preconfezioniate non si va avanti perché non c’è confronto né dialogo né l’arricchimento della proposta che deriva dal confronto. Il dialogo c’è sempre e dev’esserci sempre, ma ricordo che siamo in un sistema maggioritario a doppio turno per le elezioni della primavera, pertanto la pluralità delle candidature non deve spaventare nessuno, supponendo – ha sostenuto Casalinuovo che nessuno riuscirà a raggiungere il 50,01% e si vada al secondo turno. La porta aperta è necessaria, il dialogo è necessario, è necessario trovare una sintesi, ma è proprio quello che fino ad oggi non è stato fatto». Sul piano programmatico, per Casalinuovo «dobbiamo sviluppare una visione della città che passa dai nodi irrisolti, perché ci sono questioni di cui tutti parliamo da anni ma che non trovano sbocco. Su questi ci dobbiamo misurare e confrontarci, arricchire il dibattito e prepararci decisamente alle prossime elezioni di primavera. Sono sei i punti cardinali su cui ci dovremo confrontare nei prossimi mesi, sono quei problemi irrisolti di cui parlavo prima: mobilità, università, periferie, c’è il problema del verde, c’è il problema di Lido che è un’altra tematica importante e poi la sanità. E prossima la fusione tra le due aziende ed è una questione su cui bisogna confrontarsi: lo stanziamento per il nuovo ospedale civile risale a un accordo di programma del 2007, oggi siamo nel 2022, sono passati 15 anni,m un’eternità. Giusto per fare un esempio». Un giudizio sulle ultime amministrazioni? «La nostra proposta – ha spiegato Casalinuovo – è che lo sguardo ora dev’essere orientato al domani, perché a Catanzaro continuiamo a perdere energie e tempo sulle recriminazioni del passato, su quello che poteva essere e non è stato. Basta essere crepuscolari, pensiamo al futuro e dal passato prendiamo solo le cose buone, che ci sono – a mio avviso dovevano essercene di più – ed eliminiamo quello che non va». Nel corso della conferenze stampa Casalinuovo ha svelato anche il logo e il nome dell’aggregazione che sostiene la sua candidatura: il nome è “Catanzaro Futura-Bene Comune-Bella, solidale, europea”. (a. c.)
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