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Il Tribunale del Riesame dispone una misura interdittiva per Manna

Divieto di esercitare la professione per 12 mesi sospeso in attesa della Cassazione. La Procura di Salerno aveva chiesto l’arresto del sindaco

Pubblicato il: 10/01/2022 – 13:51
di Alessia Truzzolillo
Il Tribunale del Riesame dispone una misura interdittiva per Manna

CATANZARO La Procura di Salerno il 5 maggio scorso aveva chiesto l’arresto dell’avvocato Marcello Manna ma il gip, a settembre, aveva respinto la richiesta di custodia cautelare in carcere per difetto di esigenze cautelari. I magistrati campani hanno fatto ricorso al Tribunale del Riesame il quale ha parzialmente accolto la richiesta dell’accusa e ha disposto il divieto di esercitare la professione forense per 12 mesi. L’esecuzione della misura interdittiva è stata sospesa in attesa del definitivo pronunciamento della Corte di Cassazione. Marcello Manna, penalista, sindaco di Rende nonché presidente dell’Anci Calabria, è indagato dalla Procura di Salerno, guidata da Giuseppe Borrelli, con l’accusa di corruzione in atti giudiziari aggravata dal metodo mafioso.

La busta a Petrini e l’accusa della Procura di Salerno

Secondo l’accusa, il 30 maggio 2019 Manna avrebbe consegnato a Petrini la somma di 5mila euro in contanti all’interno una busta da lettere contenuta in una cartellina da studio, data al giudice nel suo ufficio. In cambio Petrini avrebbe alterato «la dialettica processuale inquinando, metodologicamente, l’iter decisionale della Corte d’Assise d’Appello da lui presieduta» emettendo una sentenza di assoluzione nei confronti dell’imputato Francesco Patitucci, difeso da Manna, già condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 30 anni di reclusione per concorso nell’omicidio di Luca Bruni avvenuto a Castrolibero il 3 gennaio 2012. La sentenza d’appello che assolve Patitucci, emessa il 4 dicembre 2019 sarebbe, secondo l’accusa, «contaminata in radice dagli eventi corruttivi». Allo stesso tempo Manna avrebbe accettato la promessa, sollecitata dallo stesso Petrini, di un’ulteriore utilità a favore di un giovane regista di Lamezia Terme, cugino della moglie di Petrini, presso Giuseppe Citrigno, presidente della Calabria Film Commission. Di mezzo c’era l’attribuzione di un contributo, stabilito dal bando di gennaio 2019, “per l’attrazione e il sostegno di produzioni audiovisive e cinematografiche nazionali e internazionali nel territorio della Regione Calabria”. Il regista ha ottenuto un contributo di 175mila euro a seguito di stipula della convenzione avvenuta in data uno ottobre 2019.(a.truzzolillo@corrierecal.it)

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