CARIATI Dalle parole ai fatti. Prende sempre più corpo la riapertura – a step – dell’ospedale di Cariati, dopo undici, lunghissimi, anni che hanno privato i Basso Jonio e l’Alto Crotonese dei diritti alla salute, di un ospedale e di un punto di riferimento.
L’impegno assunto dal governatore della Regione, Roberto Occhiuto, anche attraverso il commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, giunto a Cariati sabato scorso, sta prendendo piede. Questa mattina, infatti, sono iniziati i lavori di adeguamento della struttura, al secondo piano, in quello che era il reparto di medicina (uomini). Saranno attivati i primi dieci posti letto Covid e poi altri dieci, nell’altra ala del reparto.
La Regina, sabato scorso ha garantito anche che sarà istallata una Tac, necessaria ad un reparto Covid per diagnosticare le complicanze polmonari derivanti dal Covid-19 e la polmonite interstiziale.
A Cariati, insomma, inizia ad aleggiare un moderato l’ottimismo, dopo tanti anni, anche se misto a qualche preoccupazione. «Siamo fiduciosi perché i segnali dell’impegno assunto dal presidente della Regione sono tangibili – commenta Mimmo Formaro, portavoce dei “Comitati civici per il Vittorio Cosentino” ai microfoni de L’altro Corriere Tv – ma non ce ne voglia nessuno se, dopo oltre un decennio denso di tantissime promesse, attendiamo che l’ospedale rientri nella rete ospedaliera per acuti regionale come struttura di zona disagiata».
I lavori iniziati questa mattina proseguiranno alcuni giorni e poi il reparto Covid sarà arredato con posti letto ed attrezzature necessarie. Sarà compito dell’Asp anche quello di reperire il personale medico, infermieristico e ausiliario. (lu.la.)
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