VILLA SAN GIOVANNI Una protesta che lega ambedue le estremità dello Stretto di Messina è in corso dalla mattinata di questo 10 gennaio. Sia a Villa San Giovanni che nella città siciliana un nutrito gruppo di “No Green Pass” si è dato appuntamento per protestare contro l’introduzione del “Super Green Pass” per i trasporti. La misura del governo comporterebbe l’impossibilità di attraversare lo Stretto a bordo di traghetti per chi è sprovvisto di certificazione. «Il governo vuole imporci col ricatto il vaccino, dobbiamo dire no ad uno scempio costituzionale», dicono alcune delle persone intervenute che si appellano tanto alla presunta «violazione dei diritti umani» quanto a teorie più articolate che svariano da Bill Gates alla dittatura. I cittadini siciliani intervenuti al sit-in lamentano l’essere il fatto di essere stati «tagliati fuori, per la prima volta, dal resto d’Italia: qualcuno ha confuso la parola isolàno con isolato». Le persone intervenute al sit-in sulla sponda calabrese richiamano invece la tutela del diritto allo studio ed al lavoro per chi parte da e per la Sicilia. «Il contagio non va sottovalutato, ma non è giusto imporre un ricatto di Stato», aggiungono.
«Non si registrano particolari problemi nel traffico marittimo tra la Calabria e la Sicilia, dopo l’introduzione delle nuove regole che impongono, per i passeggeri, il possesso del Super Green Pass. Eravamo preparati – afferma Pietro Franzone, dell’ufficio stampa di Caronte&Tourist, la compagnia privata di traghettamento tra le due sponde dello Stretto -. Già da dicembre abbiamo formato 30 unità di personale da destinare esclusivamente al controllo dei green pass, e già da dicembre, con le disposizioni relative al green pass base, avevamo rivisto la nostra organizzazione nei punti di imbarco, sia in Calabria che in Sicilia. Al momento non registriamo particolari criticità. Il traffico di passeggeri, auto e camion in arrivo ed in partenza non ha registrato problemi. Anche i passeggeri – conclude Franzone – si sono dimostrati molto disponibili, ed altrettanto preparati nell’esibire, sia in formato cartaceo, che digitale, il documento sanitario indispensabile per l’imbarco».
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