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Mala depurazione, in Cassazione cade un’ipotesi di reato per il sindaco di San Nicola Arcella

La Suprema Corte respinge il ricorso della Procura di Paola sull’ipotesi di turbata libertà degli incanti contestata a Barbara Mele

Pubblicato il: 11/01/2022 – 18:16
Mala depurazione, in Cassazione cade un’ipotesi di reato per il sindaco di San Nicola Arcella

SAN NICOLA ARCELLA La VI Sezione della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso avanzato dalla Procura della Repubblica di Paola avverso l’ordinanza emessa dal Tribunale del riesame il 31 luglio dello scorso anno, con la quale veniva ritenuto insussistente l’ipotesi di reato di turbata libertà del contraente contestato allora sindaco di San Nicola Arcella, Barbara Mele (difesa dagli avvocati Vincenzo Adamo e Giorgio Cozzolino).
«Questo esito riveste grande importanza – è scritto in una nota diffusa dallo studio legale Adamo – perché ratifica la tesi della difesa circa l’impossibilità di sostenere l’ipotesi di cui all’articolo 353 bis c.p.p. (turbata libertà degli incanti) in presenza di un affidamento diretto, senza gara. Il 25 gennaio prossimo si terrà il giudizio abbreviato richiesto dalla Mele, che comparirà davanti al gup presso il Tribunale di Paola». La difesa dell’ex Sindaco di San Nicola Arcella ha espresso soddisfazione per l’esito e per il riconoscimento della tesi giuridica fatta propria, oggi, anche dal Supremo Collegio.

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