VIBO VALENTIA L’emergenza Covid stringe in una morsa la provincia di Vibo Valentia. I casi attualmente attivi – riportati nell’ultimo bollettino regionale diffuso ieri dal Dipartimento tutela della salute – sono 6.008, con un incremento di 347 unità nella sola giornata di ieri.
Numeri, dunque, allarmanti. E per queste ragioni l’azienda sanitaria provinciale, guidata dal commissario straordinario Maria Pompea Bernardi, ha pensato di correre ai ripari, a cominciare dal potenziamento dei turni dei medici dell’Usca, ovvero le unità speciali di continuità assistenziale. Allo stato attuale, infatti, i sanitari incaricati, lavorano con ritmi incessanti e turni estenuanti, in relazione al rischio sanitario legato alla variante “Omicron” diffusasi molto velocemente e a causa della quarta ondata che ha letteralmente travolto la Calabria.
La richiesta è stata ratificata attraverso la delibera n.5 dell’11 gennaio 2022, firmata dal Distretto Sanitario Unico, diretto da Raffale Bava. La delibera, inoltre, specifica come le Usca «manterranno una stretta collaborazione con il Dipartimento di prevenzione, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta», in un lasso di tempo stabilito fino al 30 giugno 2022. Le assunzioni, infine, avverranno attingendo alla graduatoria già esistente per fronteggiare l’emergenza pandemica. (redazione@corrierecal.it)
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