CARIATI «Per far comprendere alle istituzioni a tutti i livelli che l’Ospedale di Cariati non doveva essere chiuso e che deve quindi essere riaperto, c’è voluta una pandemia e due anni di emergenza nell’emergenza. Non so cosa ci vorrà per far capire a tutti che anche questa area della regione aveva ed ha bisogno non di un raddoppio o di un semplice ammodernamento della ex Ss 106, i cui progetti presentati dimostrano scarsa conoscenza dei territori interessati, ma di un’infrastruttura coerente con una visione di sviluppo turistico, economico e sociale eco-sostenibile. È quanto ha dichiarato la sindaca Filomena Greco intervenendo ieri, lunedì 10, all’evento promosso da Corigliano-Rossano Futura, Basta Vittime, Comitato Magna Graecia sul tema della nuova statale 106, ospitato a Corigliano – Rossano. Critica rispetto ad iniziative che si ripetono a cadenza periodica ma che – ha ripetuto – lasciano il tempo che trovano, senza portare a risultati e soluzioni, il primo cittadino ha ricordato alla platea di amministratori e cittadini intervenuti le battaglie e le richieste portate avanti in questi ultimi mesi dai sindaci. La disattenzione rispetto alle istanze contenute nel Decreto calabria – ha sottolineato – lo dimostra: non veniamo considerati perché non siamo consequenziali nelle azioni. Dobbiamo trovare un nuovo modo di fare ascoltare la nostra voce. Dopo decenni di abbandoni e latitanze istituzionali non dobbiamo e possiamo più accontentarci di nulla. Abbiamo il sacrosanto diritto – ha proseguito la sindaca – di non pensare più alla aritmetica sostenibilità della spesa, ma esigere la realizzazione di quei megalotti. Oggi da essi dipende lo sviluppo o il definitivo isolamento di questo territorio; nella consapevolezza – ha concluso la Greco – che la battaglia per il diritto alla salute, alla giustizia ed alla mobilità non deve avere colore politico, mai».
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