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Lo Stretto ultima frontiera dei “No Pass”, aumentano i casi di persone bloccate in Calabria

Non solo Fabio Messina, ospitato da una famiglia di Villa San Giovanni. Anche altre persone senza vaccino non possono imbarcarsi per la Sicilia

Pubblicato il: 13/01/2022 – 17:02
Lo Stretto ultima frontiera dei “No Pass”, aumentano i casi di persone bloccate in Calabria

VILLA SAN GIOVANNI Ci sono altri casi analoghi a quello di Fabio Messina, l’agente di commercio palermitano bloccato da lunedì scorso nel porto di Villa San Giovanni in quanto gli viene impedito di traghettare in Sicilia perché non vaccinato e quindi privo di Green pass. Secondo quanto apprende l’Ansa, infatti, nei giorni scorsi ci sono state altre persone sempre a Villa San Giovanni alle quali è stato impedito di traghettare in Sicilia perché non avevano il Green pass. Molte di loro hanno rinunciato ad imbarcarsi e sono tornate indietro. Ma ce ne sono state altre che, avendo l’urgenza di traghettare, sia pure a piedi, hanno fatto ricorso a mezzi di fortuna, utilizzando imbarcazioni messe a disposizione da privati con cui hanno raggiunto la Sicilia. Imbarcazioni che hanno dovuto prendere in affitto, con costi non indifferenti. Intanto, si attende a breve il pronunciamento del Tribunale civile di Reggio Calabria sul ricorso presentato in via d’urgenza da Fabio Messina, assistito dagli avvocati Grazia Cutino e Maura Galletta, rispettivamente dei Fori di Trapani e Messina, per chiedere l’annullamento del divieto ad imbarcarsi per la Sicilia.

Fabio Messina ospitato da una famiglia di Villa San Giovanni

Fabio Messina accampato nell’auto

Prosegue quindi la sosta forzata a Villa San Giovanni di Fabio Messina, l’agente di commercio palermitano bloccato da lunedì scorso agli imbarcaderi delle navi traghetto per la Sicilia perché senza Green pass in quanto ha scelto di non vaccinarsi. Dopo aver dormito in precedenza in un sacco a pelo nel piazzale degli imbarcaderi, Fabio Messina la scorsa notte è stato ospitato da una famiglia di Villa San Giovanni. «Queste gentili persone, di fatto – ha detto Messina all’Ansa – mi hanno tolto dalla strada. Lo Stato non mi dà nemmeno la possibilità di andare in albergo perché anche lì mi chiederebbero il Green pass. La dignità umana, così, finisce sotto i piedi. Con l’assistenza dell’avvocato Grazia Cutino, del Foro di Trapani, ho presentato ricorso d’urgenza al Tribunale di Reggio Calabria per chiedere che venga annullato il divieto d’imbarco e mi sia consentito di andare in Sicilia. Si spera che entro 48 ore ci dicano se posso tornare a casa. C’è continuità territoriale e non si vede perché si passa passare tranquillamente tra regione e regione sulla terraferma e nelle isole no. È un problema di diseguaglianza tra italiani, a prescindere dal documento che si ha per salire a bordo di una nave».

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