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La vicenda

Corigliano Rossano, scoppia il caso sul parco “Fabiana Luzzi”. Promenzio: «Rispetto. È chiedere troppo?»

La delusione delle associazioni che promuovono il restyling. «L’amministrazione comunale ritira la parola data»

Pubblicato il: 16/01/2022 – 19:46
Corigliano Rossano, scoppia il caso sul parco “Fabiana Luzzi”. Promenzio: «Rispetto. È chiedere troppo?»

CORIGLIANO ROSSANO Attorno al parco comunale dedicato alla compianta Fabiana Luzzi, a Corigliano, sta nascendo un caso. Da una parte l’associazione Mondiversi che sta promuovendo un progetto di restyling, realizzato gratuitamente dall’ingegnere coriglianorossanese Nilo Domanico (già direttore dell’orto botanico più grande del mondo in Oman), dall’altra l’amministrazione Stasi che dopo aver partecipato a un incontro pubblico e riunioni preliminari sembra aver issato bandiera bianca. In mezzo, la politica, con Gino Promenzio che, come sempre, non le manda a dire.
Nei giorni scorsi Mondiversi e Domanico si sono espressi pubblicamente e sempre sui social hanno manifestato dissenso e delusione perché l’opera non stata prevista nel piano triennale delle opere pubbliche redatto dal governo cittadino: la cartina tornasole rispetto alla volontà di realizzare l’opera, che non sembra essere nei pensieri degli amministratori.

Mondiversi onlus: «Proteste e rammarico per le occasioni perse»

«Il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, e l’Assessore Tatiana Novello – scrive il presidente Antonio Gioiello sulla pagina Facebook dell’associazione – si sono pubblicamente, oltre che in diversi incontri con l’associazione, l’ingegnere Nilo Domanico ed i genitori di Fabiana, dichiarati favorevoli alla realizzazione del progetto. Il responsabile comunale dei Lavori Pubblici, Francesco Castiglione, in una riunione tenutasi nei suoi uffici il 15 ottobre dello scorso anno, visionato il progetto ne ha dichiarato la fattibilità sul piano tecnico. L’opera, moderna ed innovativa, a funzione sociale e culturale, che si realizzerebbe soltanto con movimentazione terra, piantumazione alberi e fiori e l’utilizzo di materiali naturali, praticamente ad impatto ambientale zero, ha un costo contenuto. Il costo complessivo dell’opera, infatti, è compreso tra 1,8 e 3 milioni di euro, a seconda o meno della realizzazione anche di parti importanti ma secondarie come i sentieri tra le fronde. Cifra molto al di sotto di finanziamenti richiesti o impegnati dalla stessa attuale Amministrazione Comunale per altre opere pubbliche».
«Ad oggi, però, ci dispiace constatarlo, nessun atto formale del Comune di Corigliano Rossano prevede il progetto. Non è stato inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche – sottolinea Gioiello – non è stato inserito in nessuna richiesta di finanziamento regionale, nazionale o europea. In più occasioni abbiamo segnalato bandi pubblici in cui era per esso possibile ricevere finanziamenti, niente è stato fatto. Per queste gravi mancanze abbiamo espresso all’Amministrazione Comunale le nostre proteste ed il rammarico per le occasioni perse. Da più di due mesi, abbiamo chiesto un incontro al Sindaco, per chiedere chiarimenti in merito, ma ancora non siamo stati convocati né abbiamo ricevuto risposta».

Domanico: «Il nome di Fabiana non può essere oggetto di contrattazione, baratti o richieste elemosinanti»

«Era il 31 marzo 2021 quando la Famiglia Luzzi, insieme a Mondiversi Onlus e Centro Antiviolenza Fabiana – racconta Domanico – protocollò il progetto di ampliamento e riqualificazione del Parco Fabiana Luzzi previa presentazione all’assessore Mauro Mitidieri. Una consegna ufficiale di un’opera progettuale che aveva l’unico obiettivo di “connettere” l’anima di Fabiana al posto nel quale lei amava giocare sin da bambina. Un percorso avviato in piena pandemia a stretto contatto con la famiglia. Un incontro straordinario ed empatico con Mario Luzzi, Rosaria Ferraro e tutta la loro splendida famiglia, con la quale si è stabilito un legame che rimarrà in eterno e che mi ha permesso di entrare in connessione con l’anima di Fabiana ed estrinsecare con linee, curve, spirali ed infiniti, un “Giardino Senza Tempo”, con piante, fiori e alberi antichi, dominati dalle tinte pastello del rosa, del celeste e della lavanda».
Domanico ripercorre le tappe. Il 16 luglio il progetto è stato presentato, nel cuore del parco, con la partecipazione del sindaco Stasi e dell’assessore all’Urbanistica, Tatiana Novello «i quali, davanti ad una vasta platea hanno dato il via libera verbale all’iter di adozione del progetto, previo incontro con gli uffici preposti». Negli “uffici preposti”, Domanico, le associazioni e la famiglia di Fabiana ci vanno il 15 ottobre per completare l’iter e consegnare anche una stima dei costi. In quella sede chiedono all’assessore Novello se l’amministrazione sia pronta a inserire l’opera nel Piano triennale delle opere pubbliche. La risposta dell’assessore riferita da Nilo Domanico è chiara: «Lo abbiamo già dichiarato pubblicamente nella manifestazione del 16 luglio. Dunque sì, il progetto sarà incluso nel Piano Triennale».
Da quel 15 ottobre, però, «sono già passati 3 mesi e diversi bandi di finanziamento e nulla è ancora accaduto. Nessuno pretende nulla, il nome di Fabiana e la sua memoria di Angelo strappato a questa terra, non può essere oggetto di contrattazione, baratti o richieste elemosinanti. Se si vuole procedere lo si faccia senza ulteriori indugi oppure si dica chiaramente un no – conclude Domanico – venendo purtroppo meno alla parola data. Io ho promesso alla Famiglia, e non verrò meno alla mia parola. Questo Parco, prima o poi, verrà realizzato anche se dovessi costruirlo con le mie stesse mani. E lo farò. Ad ogni costo. Lo dobbiamo a Fabiana. Lo dobbiamo alla sua famiglia. Lo dobbiamo alla città».

Promenzio: «Assordante il silenzio sabotatore del sindaco»

Fin qui, insomma, Mondiversi e Domanico. Anche il leader delle opposizioni consiliari, Gino Promenzio, prende posizione. Occasione del già candidato a sindaco per sottolineare «l’arroganza politica del peggior sindaco della storia di Corigliano e di Rossano, incapace di rispondere alle seppur minime richieste di servizi e diritti legittimamente provenienti dalla cittadinanza».
«Anziché consigliargli di assolvere seriamente al suo o farsi finalmente da parte ruolo – Promenzio rincara la dose accennando all’attualità politica – lo porta, illudendosi, addirittura a sognare di candidarsi alla presidenza della Provincia di Cosenza».
«L’ultima vergogna, in ordine di tempo, riguarda il mutismo e l’immobilismo che interessa il progetto di ampliamento e riqualificazione del Parco “Fabiana Luzzi”. Una idea dalle dimensioni internazionali – prosegue – dai forti connotati etici, con progettualità da record, anche in ambito del verde pubblico, un tempo, quando la poltrona non aveva ancora sostituito il megafono, tema caro a questo disastroso sindaco. Apprendiamo, infatti, la grande amarezza che registra Mondiversi Onlus, un’associazione di promozione sociale ormai riconosciuta a livello nazionale, peraltro molto vicina allo stesso sindaco in campagna elettorale, per l’assordante silenzio sabotatore che si protrae ormai da mesi da parte di Stasi e compagnia cantante. Nessuna richiesta di finanziamento per il progetto, nessuna programmazione in merito, neppure una risposta di “concessione” di un appuntamento per discutere dell’iniziativa».
Secondo Gino Promenzio, questo la dice lunga, «per l’ennesima volta, sul degrado non solo materiale, ma anche civile e culturale, che sta purtroppo caratterizzando la nostra città a causa dell’insipienza dell’attuale Amministrazione comunale, prima per promesse ed enunciazioni ed ultima per risultati tangibili. Sincerità e lealtà è tutto ciò che chiedono da Mondiversi Onlus, anche per rispetto del nome di Fabiana, della sua drammatica vicenda umana, del dolore della sua famiglia. È forse chiedere troppo? Su questo argomento – conclude Promenzio – non lasceremo certamente correre e chiederemo una discussione pubblica nel prossimo Consiglio comunale». (lu.la.)

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