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Pd di Crotone, chiusa la partita del tesseramento si apre quella congressuale

La commissione provinciale per il tesseramento non ha ammesso il sindaco di Melissa e un consigliere comunale. Già presentato il ricorso

Pubblicato il: 16/01/2022 – 17:27
di Gaetano Megna
Pd di Crotone, chiusa la partita del tesseramento si apre quella congressuale

CROTONE Non sono stati ammessi all’anagrafe degli iscritti del Partito democratico della provincia di Crotone e per il momento non possono partecipare alla fase congressuale in atto. Si tratta del sindaco di Melissa, Raffaele Falbo e Andrea Devona consigliere comunale di Crotone.
La commissione provinciale per il tesseramento ha concluso la propria attività di valutazione delle domande di inserimento nell’anagrafe degli iscritti e non ha ammesso né Falbo e né Devona. Sul primo peserebbe il fatto che avrebbe votato per candidati non appartenenti al Pd (regionali?), mentre per il secondo sarebbe stato applicato l’articolo 4 comma 9 dello Statuto che non concede la possibilità di iscrizione al partito a coloro che si sono candidati in liste diverse dal Pd.
Devona alle elezioni comunali del 2020 è stato candidato con la lista dei Democratici e progressisti, che ha appoggiato il candidato a sindaco Danilo Arcuri. A quelle elezioni, a causa delle lotte interne, il Pd non ha presentato una lista con il proprio simbolo e né un candidato a sindaco. Sia Falbo che Devona hanno comunque presentato ricorso alla commissione regionale per il tesseramento, che potrebbe anche rivedere la decisione della commissione provinciale. Oggi pomeriggio, però, non potranno votare per eleggere Nicola Irto alla carica di segretario regionale.
Nessun problema invece per la segretaria cittadina del partito, Antonella Stefanizzi e Mario Galea, ex capogruppo del partito nel consiglio comunale di Crotone. Entrambi si erano candidati nella lista dei Riformisti per Crotone a sostegno di Arcuri. Galea ricorda di «avere trattato sino alla fine con il commissario regionale del Pd, Stefano Graziani, per ottenere il simbolo del Pd».
«Graziano – ha detto Galea – solo venerdì, il giorno della presentazione delle liste, ci ha detto che Roma aveva deciso di non assegnare a nessuno dei richiedenti il simbolo del Pd e io e Stefanizzi, unitamente ad altri dirigenti del partito abbiamo deciso di candidarci con la lista dei “Riformisti per Crotone”». La lista non ha eletto consiglieri comunali.
Nel Pd di Crotone si racconta che alcune richieste di tesseramento non sono state prese proprio in considerazione. Si tratterebbe di soggetti che, nel passato, hanno rivestito cariche istituzionali importanti.
Chiusa la partita del tesseramento si apre quella congressuale. Oggi si vota per eleggere il segretario regionale dove c’è un solo candidato e tra una ventina di giorni dovrebbero essere celebrate le elezioni per i segretari comunali e quello provinciale. A questi appuntamenti il partito di Crotone arriva con profonde divisioni. Irto, quindi, si troverà subito ad affrontare situazioni spinose: un partito diviso e litigioso che risolve le proprie questioni interne con prove di forza che penalizzano tutti. Il partito delle divisione e delle prove di forza ha impedito la presentazione delle liste alle elezioni comunali, ma anche di evitare la pessima figura fatta alle elezioni provinciali del 18 dicembre scorso. (redazione@corrierecal.it)

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