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la decisione

Cosenza, frana Lidl: inammissibile l’appello del Pm

Il crollo si verificò nel 2011. Gli imputati (Carelli, De Ierolamo e Simeoli) vennero assolti nel 2017 «perché il fatto non sussiste»

Pubblicato il: 17/01/2022 – 17:09
Cosenza, frana Lidl: inammissibile l’appello del Pm

COSENZA Carlo Simeoli all’epoca Amministratore della società Duel Village proprietaria della multisala River Village a Zumpano(difeso dall’avvocato Francesco Chiaia e Salvatore Alfano), l’ex sindaco di Zumpano Claudio Carelli (difeso dall’avvocato Franz Caruso) e il manager del “Lidl Italia Srl” Antonio Ovidio De Ierolamo (difeso dall’avvocati Renzo Cocchi) sono stati assolti «perché il fatto non sussiste», nel 2017, dall’accusa di frana e crollo di costruzioni «per non aver previsto l’evento franoso del marzo 2011». Per tutti il pm in primo grado aveva chiesto un e otto mesi. Oggi, la Corte d’Appello di Catanzaro (presidente Cosentino) ha dichiarato inammissibile l’appello presentato dal pubblico ministero. E dunque, gli imputati sono stati pienamente e definitivamente assolti. Il collegio difensivo ha espresso soddisfazione per la conferma della sentenza di assoluzione che «ancora di più oggi si conferma giusta, a fronte delle consulenze tecniche dell’accusa che sono state ampiamente confutate da quelle tecniche della difesa».

I fatti

La frana si verificò il 2 marzo del 2011 e determinò il parziale distacco di terreno dal costone retrostante alcuni insediamenti commerciali. Il materiale terroso aveva invaso una porzione del supermercato, «insistente sulla particella 241 del foglio di mappa 8 del catasto». Dopo l’evento franoso, seguirono le indagini per verificare eventuali responsabilità. La difesa ha insistito sulla non prevedibilità ed evitabilità della frana anche sulla scorta delle consulenze tecniche prodotte, e dalle evidenze post frana sul costone interessato. «I controlli effettuati – hanno sempre sostenuto gli imputati – hanno accertato che quelle particelle ricadevano nei terreni di proprietà del Lidl e del multisala». Rispondendo alle domande del pm Giuseppe Casciaro, l’ingegnere Martinetti consulente tecnico della Lidl aveva ribadito, nel corso della sua testimonianza, che «le opere effettuate prima della frana erano adeguate alla prevedibilità dell’evento». «Ma – ha precisato rispondendo a una domanda dell’avvocato Francesco Chiaia – non è escluso che la causa della frana possa essere o nelle falde acquifere o nelle acque della pioggia». «E – ha specificato – che nel corso del sopralluogo sul costone, avvenuto nel 2010, i lavori eseguiti erano corretti». (f. b.)

Panoramica della Frana a Zumpano

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