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Picco dei contagi in 2-3 settimane: una provincia calabrese in crescita frenata, due in crescita lineare

Secondo l’Oms «non si può sfuggire a Omicron». Lo studio del matematico Sebastiani mappa il Paese. «A Catanzaro e Vibo picco già raggiunto» – MAPPA

Pubblicato il: 17/01/2022 – 8:48
Picco dei contagi in 2-3 settimane: una provincia calabrese in crescita frenata, due in crescita lineare

CATANZARO Inizia a rallentare la corsa del Covid e così anche la velocità di crescita dei contagi in Italia è in leggero calo. Secondo la previsione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il picco nel nostro Paese è «vicino» e potrebbe essere toccato in 2-3 settimane, per poi essere seguito da una fase di decrescita dell’epidemia.
Al contempo, data l’altissima trasmissibilità della variante Omicron ormai prevalente, è stata superata la soglia dei 2,5 milioni di italiani attualmente positivi ed è dato per certo che entro la fine del 2022 quasi tutta la popolazione sarà entrata in contatto con Omicron.

«Non si può sfuggire a Omicron»

Secondo il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge: «In Paesi come l’Italia e la Grecia ci stiamo avvicinando moltissimo al picco ed è molto probabile che in Europa arrivi prima di quanto previsto, ossia entro 2-3 settimane». Il numero dei non vaccinati apre alla propagazione di Omicron: «Prevediamo che in qualsiasi momento da qui a marzo 40 paesi europei su 53 subiranno un elevato stress su ricoveri e terapie intensive». Con un distinguo però: «Chi è vaccinato sarà più protetto e potrà avere probabilmente una forma più leggera, ma chi non lo è ha molti più rischi di andare in terapia intensiva», come evidenziato anche dal viceministro Pierpaolo Sileri.

L’andamento dell’epidemia nelle diverse province d’Italia

L’epidemia di Covid-19 segue andamenti diversi nelle 107 province italiane, 7 delle quali sono al picco e 28 lo hanno già raggiunto, mentre in 40 si registra una crescita frenata; in altre 13 province si rileva ancora una crescita di tipo lineare e in 19 l’incidenza è rapidamente aumentata: è quanto indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M.Picone”, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), basate sulle differenze settimanali della curva dell’incidenza dei positivi totali nelle 107 province.
Le province che hanno raggiunto il picco si trovano soprattutto in Toscana e Umbria, «che anche a livello regionale mostrano di aver da poco superato il picco», assieme a Lombardia e Abruzzo, che sono attualmente al picco. Sebastiani rileva che «queste regioni sono 4 delle 7 dove nelle ultime settimane del 2021 c’è stata una crescita esponenziale, con tempi di raddoppio degli incrementi piccoli, probabilmente a causa della diffusione della variante Omicron».
L’analisi del matematico indica inoltre che «40 province sono in crescita frenata. mentre per altre 13 province la crescita è lineare. Tra queste ultime, 4 sono al confine con Austria e Slovenia, e questo suggerisce, alla luce dell’espansione epidemica partita dal nord est alcuni mesi da, di effettuare adeguati controlli alle frontiere». In altre 19 province c’è infine «un brusco e grande aumento dell’incidenza e sono principalmente coinvolte 3 regioni: Liguria, Marche e Puglia. Quest’ultima regione è già stata coinvolta con 4 province nella suddetta crescita esponenziale con tempi di raddoppio piccoli».

La mappa

Hanno già raggiunto il picco: Chieti, Catanzaro, Vibo Valentia, Rimini, Viterbo, Bergamo, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza e della Brianza, Pavia, Varese, Verbano-Cusio-Ossola, Sassari, Caltanissetta, Enna, Messina, Trapani, Firenze, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Perugia, Terni.
Sono attualmente al picco: Pescara, Potenza, Roma, Brescia, Como, Ragusa, Arezzo
In crescita frenata: L’Aquila, Teramo, Matera, Crotone, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, Pordenone, Trieste, Frosinone, Latina, Rieti, Mantova, Sondrio, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Vercelli, Cagliari, Nuoro, Agrigento, Catania, Palermo, Siracusa, Grosseto, Livorno, Trento, Aosta, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona
In crescita lineare: Bolzano, Cosenza, Reggio Calabria, Benevento, Caserta, Salerno, Gorizia, Udine, Campobasso, Isernia, Oristano, Belluno, Vicenza
Crescita in brusco e grande aumento: Avellino, Napoli, Piacenza, Genova, Imperia, La Spezia, Savona, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Sud Sardegna

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