LAMEZIA TERME «In riferimento a quanto apparso sugli organi di stampa in merito ai tempi di realizzazione del nuovo edificio di Terapia Intensiva di cui alla Legge 17 luglio 2020 (“Decreto Rilancio”) che sorgerà nell’area esterna al Presidio Ospedaliero Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, l’ufficio Tecnico dell’Asp di Catanzaro – si legge in una nota – precisa che quanto viene rappresentato non corrisponde allo stato di attuazione delle procedure in corso e quindi, per correttezza nei confronti dei cittadini e delle istituzioni preposte, intende chiarire il reale stato dell’arte del progetto, evidenziando soprattutto che nessun ritardo può essere imputabile all’Asp di Catanzaro, in quanto si sta procedendo celermente a tutti gli adempimenti burocratico/amministrativi che richiedono una progettazione complessa come quella del nuovo edificio di Terapia Intensiva. La nuova struttura – continua la nota dell’Azienda sanitaria – che sarà realizzata grazie ai fondi stanziati dal Ministero della Salute che ha approvato il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, verrà collegata con l’ospedale attraverso un tunnel e sarà costituita da un piano terra con il Pronto soccorso dotato di radiologia tradizionale e Tac, un primo piano con 6 posti letto di terapia sub intensiva di cui la metà convertibili in terapia intensiva ed altri 6 posti letto di terapia intensiva di cui uno pediatrico. Inoltre dall’Asp di Catanzaro viene evidenziato – prosegue ancora la nota – che nella stessa area si realizzerà un altro importante presidio: tra qualche giorno inizieranno infatti i lavori per un’ulteriore struttura modulare per esterni realizzata in collaborazione con la Marina militare e composta con moduli prefabbricati che avrà 10 posti letto di terapia intensiva. Il sistema di strutture modulari – conclude l’Asp – servirà all’allestimento di ospedali da campo atti a fronteggiare l’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del virus Codiv-19».
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