ROMA Il 93,4% delle classi è in presenza e quindi le classi totalmente in dad sono il 6,6%. È ad oggi, alle ore 12, la media nazionale della didattica a distanza riferita dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in audizione davanti alla commissione Cultura della Camera.
Ma tante sono le differenze a livello regionale con punte massime di dad in Molise (con il 13,7%) e minime in Calabria (con il 2,9%).
In Piemonte l’89,4% di studenti è in presenza, in Lombardia l’88%, nel Veneto l’87,8%, in Friuli il 90,7%, in Liguria l’87,1%, in Emilia Romagna l’87,4%, in Toscana l’89,2%, in Umbria l’89,6%, nelle Marche l’87,5%, nel Lazio l’89%, in Abruzzo l’89,7%, in Molise l’82,7%, in Campania il 90,2%, in Puglia il 90,8%, in Basilicata il 90%, in Calabria l’86,8%, in Sicilia l’83,9% e in Sardegna il 91,5%.
Per quanto riguarda invece le classi in didattica a distanza o in quarantena, su un 6,6% di media nazionale, le percentuali regionali sono: Piemonte 7,1%, Lombardia 8,2%, Veneto 8,2%, Friuli 6,2%, Liguria 8,4%, Emilia- Romagna 7%, Toscana 7,3%, Umbria 7,3%, Marche 6,8%, Lazio 7,4%, Abruzzo 5,6%, Molise 13,7%, Campania 4,9%, Puglia 6,4%, Basilicata 4,8%, Calabria 2,9%, Sicilia 4,4% e Sardegna 6%.
x
x