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LA CORSA AL COLLE

La pattuglia dei grandi elettori calabresi, il centrosinistra (almeno qui) è maggioranza

La “mappa” dei parlamentari e dei delegati calabresi: il traino del M5S, 12 i seggi del centrodestra, ben 6 gli “scissionisti” ex grillini

Pubblicato il: 19/01/2022 – 13:20
La pattuglia dei grandi elettori calabresi, il centrosinistra (almeno qui) è maggioranza

CATANZARO Maggioranza per il centrosinistra, grazie al “pattuglione” del M5S (quello prevalente, sia pure alleggerito dall’addio di tanti “scissionisti”) e nonostante l'”incognita” dei renziani, a fronte di un centrodestra che sconta qualche numero in meno e di un gruppo misto che è in realtà la vera novità dell’ultimo anno, quasi un partito a sé. La platea dei “grandi elettori” della Calabria per le votazioni del prossimo Capo dello Stato offre una mappa che è in controtendenza rispetto ai numeri del Parlamento in seduta comune, nel quale il centrodestra ha più seggi del centrosinistra.

Il gruppo del centrosinistra

Sia pure con più di una divergenza, e considerando che Italia Viva merita un ragionamento a parte, nella Capitale al momento l’asse tra Pd-Movimento 5 Stelle-Leu sembra reggere, anche se non è granitico al massimo e anche se numericamente ha una dotazione inferiore rispetto al centrodestra Ma in questo contesto è proprio la Calabria a puntellare il centrosinistra con il suo contributo di “grandi elettori”. In totale, in questo schieramento – senza conteggiare Iv – si contano 14 parlamentari più il “grande elettore” Nicola Irto, designato dal Consiglio regionale quale rappresentante dell’opposizione di Palazzo Campanella. Ovviamente, il gruppo più consistente è quello del Movimento 5 Stelle, che, nonostante le defezioni degli anti-Draghi, conta ancora 11 parlamentari (i 10 deputati Dalila Nesci, che è anche sottosegretario, Anna Laura Orrico, Federica Dieni, Elisabetta Barbuto, Elisa Scutellà, Alessandro Melicchio, Massimo Misiti, Paolo Parentela, Giuseppe D’Ippolito, Riccardo Tucci, e il senatore Giuseppe Auddino). In Parlamento i pentastellati calabresi sono dunque il traino del centrosinistra, che può contare poi sui due deputati del Pd Enza Bruno Bossio e Antonio Viscomi e sul deputato Leu Nico Stumpo. E potrebbe – condizionale d’obbligo – contare anche sui senatori renziani Ernesto Magorno e Silvia Vono, esponenti di quell’Italia Viva che però pencola sempre in mezzo agli schieramenti (il leader Renzi ha esplicitamente detto di essere pronto a votare un candidato al Quirinale indicato dal centrodestra che non sia Silvio Berlusconi) e che di fatto potrebbe essere l’ago della bilancia al pari del variegato “calderone” del gruppo Misto.

Il gruppo del centrodestra

Numeri inferiori, sia pure di poco, per la truppa del centrodestra calabrese, che resta comunque consistente (in totale sono 12), irrobustito dall’apporto dei “grandi elettori” della Regione, il governatore Roberto Occhiuto (che per le presidenziali torna alla Camera dopo averla lasciata da capogruppo di Forza Italia) e il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. Con Occhiuto Forza Italia Calabria schiera 8 “grandi elettori” (i deputati Franco Cannizzaro, Andrea Gentile, Maria Tripodi e Sergio Torromino e i senatori Giuseppe Mangialavori, Fulvia Caligiuri e Marco Siclari). A loro si aggiungeranno i tre esponenti della Lega Domenico Furgiuele, la senatrice “a metà” Tilde Minasi (a metà perché è anche assessore regionale e dovrà scegliere tra Palazzo Madama e la Cittadella) e lo stesso Mancuso mentre la portabandiera di Fratelli d’Italia per la Calabria sarà la deputata, segretaria dell’Antimafia e coordinatrice regionale del partito Wanda Ferro. Al momento tutti con Berlusconi, poi si vedrà.

Il gruppo degli “scissionisti” M5S

Ma in realtà molta attenzione da parte degli addetti ai lavori viene riservata all’enorme e indistinto Gruppo Misto e soprattutto ai tanti “fuoriusciti” e/o espulsi del Movimento 5 Stelle che l’hanno rimpolpato. E tra questi la pattuglia calabrese è tra le più folte, con ben sei parlamentari “scissionisti” ormai ex grillini: i senatori Bianca Laura Granato, “pasionaria” no vax (e contattata da Berlusconi nell’operazione di scouting “Scoiattolo” alla ricerca di consensi – e voti – per il Cavaliere), Rosa Silvana Abate, Margherita Corrado e Nicola Morra e i deputati Francesco Forciniti e Francesco Sapia di “Alternativa“. I loro nomi sono indicati tra coloro che hanno sottoscritto l’unica vera candidatura per il Quirinale finora annunciata, quella del vicepresidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena. E sono i nomi più corteggiati. (a. cant.)

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