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Sanità, il sub commissario “di fatto” e la firma che ancora non c’è

Nei decreti adottati dalla struttura guidata da Occhiuto continua a non comparire il nome di Bortoletti, nominato il 18 novembre dal Cdm

Pubblicato il: 19/01/2022 – 9:43
Sanità, il sub commissario “di fatto” e la firma che ancora non c’è

CATANZARO Quella firma che ancora non c’è, che ancora continua a mancare. Un sub commissario nominato ma – a quanto pare – ancora non ufficialmente insediato. Nei 10 decreti che la struttura commissariale guidata dal governatore Roberto Occhiuto ha adottato da quando – il 4 novembre scorso in sede di Consiglio dei ministri – è stata decisa la nuova governante della sanità calabrese – non compare il nome del colonnello dell’Arma dei carabinieri Maurizio Bortoletti. Nemmeno nell’ultimo Dca, quello adottato ieri sulle oltre 200 assunzioni all’ospedale di Cosenza. Chiamato – è stato forse il primo “contatto” di Occhiuto dopo il trionfo alle Regionali – al capezzale della sanità calabrese per le sue qualità di “cacciatore” senza pietà di doppie fatture e doppi mandati di pagamento, qualità ampiamente dimostrate nella cancellazione del mostruoso debito accumulato dall’Asl di Salerno, Bortoletti, da buon ufficiale dell’Arma, è stato fin da subito operativo, ma al momento è un sub commissario sostanzialmente “di fatto”, senza potere di firma. Fioccano ovviamente le congetture, e anche il disappunto, quello che traspare tra l’altro nelle pieghe degli stessi Dca adottati da Occhiuto (10 finora, gli ultimi 6 sottoscritti dall’altro sub commissario Ernesto Esposito, regolarmente in servizio): «Vista la delibera del Consiglio dei Ministri, adottata nella seduta del 18 novembre 2021, con la quale il dott. Maurizio Bortoletti è stato nominato sub commissario per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario della Regione Calabra, non ancora in attività…», è la formula che compare nei decreti commissariali, quel “non ancora in attività” che nasconde una punta di fastidio dalle parti della Cittadella. Rispondendo a un’interrogazione della parlamentare di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, nel question time alla Camera prima di Natale, il ministro dell’Economia Franco ha spiegato che l’atto di nomina di Bortoletti era stato tempestivamente notificato dal Mef allo stesso alto ufficiale e alla Regione Calabria, e che tutto dipendeva dalle procedure interne all’Arma dei carabinieri. Ma intanto sono passati due mesi e il sub commissario Bortoletti è ancora di fatto: probabile che nel giro di pochi giorni se non di poche ore il “vulnus” sarà sanato, ma intanto sempre “vulnus” è. Uno dei tanti della sempre tormentata sanità calabrese. (c. a.)

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