CATANZARO Resta sempre un campo minato il centrodestra impegnato nelle trattative per le Comunali di Catanzaro. In attesa che i leader nazionali si liberino dei gravosi impegni delle prossime settimane, in particolare del totem dell’elezione del nuovo Capo dello Stato, a livello regionale e territoriale i partiti hanno avviato le prime riflessioni e i primi sondaggi. Ci si muove con i piedi di piombo per non commettere passi falsi e non urtare suscettibilità. Ma il centrodestra non è fermo: secondo quanto riferito da fonti accreditate infatti i leader regionali delle varie forze dello schieramento – Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia in primis – in queste ore si stanno comunque continuamente consultando, programmando e mettendo in agenda – verosimilmente nella prima decade di febbraio – un primo tavolo nel quale confrontarsi per il dopo Abramo-quater e acquisire elementi utili da portare poi a Roma, al tavolo decisorio, quello nel quale la partita di Catanzaro sarà definita nel contesto nazionale complessivo.
In linea ufficiosa – come già più volte evidenziato – la scelta del candidato sindaco di Catanzaro spetterebbe a Fratelli d’Italia, visto che per gli altri capoluogo calabresi finora se la sono vista (senza troppa fortuna per la verità) Forza Italia e la Lega, ma questo non impedisce ai “colonnelli” di tutti i partiti sul territorio di intessere tele e contatti, fermo restando che i meloniani hanno già fatto intendere di non voler fare prove muscolari ma nemmeno di essere “scavalcati”, dicendosi pronti a ragionare ad ampio spettro purché si ragioni senza forzature su nomi che siano di assoluta qualità e trasparenza. E i nomi che quotidianamente proclamo nei corridoi della politica catanzarese restano tanti, più o meno credibili. Il più credibile, allo stato dell’arte, resta quello dell’ex consigliere regionale ed ex presidente della Commissione Sanità di Palazzo Campanella, Baldo Esposito, che ha “buoni uffici” con (quasi) tutto l’arco della coalizione, a partire dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, plenipotenziario della Lega, che l’avrebbe citato Matteo Salvini riscuotendo un sostanzialmente gradimento. Inoltre Baldo Esposito – è il ragionamento dei suoi “supporter” – ha il profilo giusto per essere indicato quale candidato sindaco. Ma nelle ultime ore dalle fila del centrodestra – soprattutto dalle fila di FdI – sarebbero arrivati messaggi che parlano di una “frenata” su questa strada, un raffreddamento della pista motivato dal fatto che è ancora prematuro uscire allo scoperto e forzare la mano.
Del resto, il quadro è ancora molto magmatico, perché i vari big sono al momento allineati su posizioni diverse, a esempio – dicono i bene informati – il sindaco uscente Abramo starebbe lavorando soprattutto per il nome dell’attuale presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni e c’è un’area di centro, compresi spezzoni di Coraggio Italia, che invece starebbe sponsorizzando il presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro Antonello Talerico, che però non garba a Forza Italia. Ovviamente, il nome di Esposito resta comunque in cima alla lista. Nel complesso, nel centrodestra si è ancora nella fase delle schermaglie e della “pesatura” delle forze in campo. Ci si osserva e ci si studia a vicenda. Occhi puntati anche su Forza Italia, che al momento è alla finestra, e non potrebbe essere altrimenti visto che il campo degli azzurri registra sempre il braccio di ferro tra il leader territoriale Mimmo Tallini e il gruppo regionale guidato dal coordinatore Giuseppe Mangialavori, che sta prendendo sempre più quota ma ancora non è strutturato al meglio. Ma è tutto il centrodestra a vivere una fase di ristrutturazione e fin quando non si chiuderà la pratica Quirinale nessuno scommette su nulla.
In più, ovviamente, ci si guarda anche attorno. In tanti nel centrodestra infatti sono molto interessati alle mosse di Valerio Donato, il docente universitario iscritto al Pd ma candidatosi sindaco in autonomia con una proposta civica che Donato, esplicitamente, rivolge ad ampio spettro, e quindi anche allo stesso centrodestra. Oggi Donato ha confermato che il 28 gennaio si presenterà (e conterà) in una convention che lui ha già definito la “Conferenza dei cittadini”. «La città di Catanzaro – ricorda il docente dell’Umg – versa in una condizione di grave difficoltà. La tendenziale emarginazione sociale, economica, politica e culturale, rispetto al territorio regionale e nazionale [e, persino, dell’istmo] rischia di divenire irreversibile, nonostante il ruolo, sempre più formale, di Capoluogo di Regione. Una politica sbagliata ha frantumato la Comunità Cittadina, la quale stenta a riconoscersi in un senso comune e appalesa difficoltà ad affrancarsi dalla segregazione nella quale vive. La mancanza di una comunità politica (ben inteso di qualunque orientamento ideale) costituisce un ostacolo severo ad un governo dedito alla tutela degli interessi generali ed allo sviluppo di un futuro migliore della città. La drammatica situazione del capoluogo privo ormai dei luoghi della politica – prosegue Donato – richiede lo sforzo di tutti e la partecipazione di ognuno, nel tentativo di arricchire le decisioni con molteplici esperienze, coinvolgendo nelle decisioni fondamentali i cittadini, di qualsivoglia orientamento ideale e mediante la declinazione virtuosa di un governo di salute pubblica. L’obbligo morale di tentare di perseguire di tali risultati mi ha convinto di candidarmi per la carica di sindaco di Catanzaro per promuovere una azione politica che abbia come obiettivo solo ed esclusivamente la preservazione degli interessi della collettività cittadina e della città capoluogo. Per tale motivo mi permetto di convocare una Conferenza dei cittadini (numero zero), al fine di presentare la mia candidatura civica alla carica di sindaco della città, aperta a gruppi e partiti che, indipendentemente dall’ispirazione ideologica, condividano l’idea di città da me proposta e supportino la formazione, per la città di Catanzaro, di un governo di salute pubblica, libero da qualunque condizionamento». (a. cant.)
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