LAMEZIA TERME «L’interrogazione della Bruni, Irto e Tavernise sui nuovi “grandi ospedali” sta avendo una ampia diffusione e mi auguro avvii un profondo e radicale cambiamento in questo settore che, allo stato attuale, vale per la Calabria oltre 1 miliardo e 250 milioni di euro. Auspichiamo che tutte le forze politiche, i sindaci e i sindacati scendano in campo perché una casa della salute non è ne di destra né di sinistra ma dei pazienti». È quanto dichiara in una nota Rubens Curia, portavoce di Comunità Competente.
«Quando la politica si ispira alle lotte della società civile (vedi ProSalus di Palmi) parla concretamente alla gente. Adesso, come Comunità Competente, attendiamo la risposta del presidente commissario Occhiuto, che ci auguriamo, con azioni concrete, avvierà il cambiamento della sanità calabrese iniziando dal settore dell’edilizia sanitaria dove è mancata la capacità di spesa e la qualità nella spesa. I calabresi meritano presidi ospedalieri moderni, poliambulatori a norma, consultori familiari inclusivi, centri diurni che ti facciano sentire in famiglia e case della salute funzionanti. Ci permettiamo di ricordare al presidente – conclude Curia – che i 49 milioni di euro finalizzati per il restyling delle case della salute erano stati prorogati dal Commissario Longo, con apposito Dca, fino al 31 dicembre 2021 con precisi vincoli».
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