La roulette quirinalizia non si ferma. Fervono trattative e messaggi tra i vari schieramenti. Occhi ountati soprattutto su Silvio Berlusconi che oggi ha trascorso una giornata di riflessione e comunque, a quanto risulta all’Ansa, starebbe seriamente valutando di sciogliere la riserva sulla sua eventuale candidatura entro domenica, alla vigilia della prima chiama al Parlamento in seduta comune. Secondo quanto riferito da alcuni fedelissimi del Cavaliere, Berlusconi non avrebbe affatto rinunciato all’obiettivo, che è anche un sogno, di arrivare al Colle e diventare il prossimo Capo dello Stato. Ipotesi che invece Vittorio Sgarbi, il regista dell’operazione Scoiattolo per recuperare voti per il leader di Forza Italia – operazione al momento in stand by – ritiene un po’ meno percorribile. “Berlusconi è ad Arcore e rimarrà ad Arcore, credo si esprimerà con dei bollettini. Mi pare chiaro che questa pausa sia diventata di riflessione, in cui lui possa elaborare un nome al posto del suo e lavorare con l’impegno di un padre della patria. Direi che da un giorno e mezzo siamo su questo punto”. Così Vittorio Sgarbi ha inquadrato la situazione del leader di Forza Italia rispetto alla corsa al Quirinale. “Io so quale è il nome che proporrà Berlusconi”, ha assicurato Sgarbi, ospite per il terzo giorno consecutivo di Un giorno da pecora, su Rai Radio 1. E a chi gli domandava delle tre donne considerate fra le possibili opzioni ha risposto: “La Moratti posso escluderla, Cartabia non sa chi sia, su Casellati non posso dire niente, è la presidente del Senato. Comunque mi auguro che dia un segnale di grande maturità, con la capacità di dire che occorre una figura che unisce”. “Escludo completamente che Berlusconi si faccia contare, il nome esce prima di lunedì, immagino anche che possa uscire per iscritto – ha aggiunto il deputato e critico d’arte, che nelle scorse settimane ha aiutato l’ex premier a contattare una serie di parlamentari -. Il vertice lo si può anche auspicare, ma costringerlo a venire a Roma… Se non deve essere eletto cosa viene a fare a Roma?”. Sgarbi ha poi spiegato di “non essere più convinto” della propensione di Berlusconi per una riconferma di Sergio Mattarella al Colle. “So che voleva il Mattarella bis come soluzione migliore in assoluto: è una cosa che mi ha detto venerdì scorso, ma da venerdì le cose sono mutate, non credo che proporrà il nome di Mattarella”.
Oggi comunque tra i fatti più significativi va registrato un incontro tra il leader della Lega Matteo Salvini e Giuseppe Conte, plenipotenziario del Movimento 5 Stelle, incontro che sarebbe stato – riferisce una nota della Lega – “cordiale: hanno parlato di Quirinale e di governo, chiarendo i propri punti di vista. A proposito di Colle, il leader della Lega ha ribadito che il centrodestra è e resterà compatto in tutte le votazioni. Il faccia a faccia è durato un’ora: Salvini e Conte si sono visti dopo pranzo, in centro”. “E’ stato un incontro tutto sommato interlocutorio. Hanno confermato un principio di metodo”, racconta un big della Lega. “Conte ha detto che a sinistra si dà per scontato che Silvio Berlusconi si sfilerà dalla partita. Matteo ha ribadito che noi stiamo sul Cavaliere, al momento. Ma hanno confermato che si ascoltano, che non intendono farsi tiri mancini alle spalle e che il presidente della Repubblica si fa condividendo”.
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