CATANZARO «C’è una forte emergenza di salute mentale in Italia e ancor più nella nostra regione. Lo afferma Simona Loizzo, capogruppo della Lega in consiglio regionale in Calabria. Dai tempi del blocco del turnover – dice Loizzo – mancano diversi psichiatri negli organici dei dipartimenti di salute mentale. Addirittura a Cosenza, all’ospedale dell’Annunziata si è in attesa della nomina del primario nel reparto di psichiatria da anni. Il lavoro dei medici è meritorio ma non può coprire le falle dovute a una carenza di organico strutturale. C’è bisogno di un nuovo piano per la salute mentale – continua Loizzo – che metta mano alla cura e alla riabilitazione delle psicosi anche attraverso il percorso delle case famiglia.
I disturbi d’ansia molto diffusi nella popolazione generale – dice Loizzo – potrebbero essere affrontati separatamente e dagli psicoterapeuti alleggerendo il carico dei sevizi di salute mentale.
È importante ricordare come dopo la pandemia siano aumentati di un terzo i tentativi di suicidio nella popolazione e come questo meriti un’offerta adeguata da parte del sevizio pubblico.
In Calabria è stato drasticamente ridotto il numero dei posti letto negli Spdc e sono cessati anche i posti letto nelle strutture private. Diamo atto al commissario La Regina di avere aperto dieci posti letto a Corigliano ma mancano ancora diversi posti letto aggiuntivi.
Se pensiamo che il 55% della popolazione ha avuto un disturbo mentale o di personalità nel corso della sua vita – continua Loizzo – ci rendiamo conto della dignità che merita la psichiatria nella considerazione complessiva.
Un altro aspetto preoccupante – dice Loizzo – è il consumo di droghe di ogni genere, compresa la cannabis, tra gli adolescenti, in grado di slatentizzare esordi psicotici e per questo è indispensabile una prevenzione che coinvolga il mondo della scuola.
Sono sicura che il presidente Occhiuto – conclude la capogruppo della Lega – così come sta facendo dal momento in cui si è insediato, saprà mettere mano alla riorganizzazione dei sevizi psichiatrici calabresi, con l’ausilio dei tecnici, nell’interesse del benessere generale».
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