VIBO VALENTIA Dopo l’annuncio delle scorse settimane, all’Asp di Vibo Valentia si è arrivati al passo d’addio dell’ormai ex commissario straordinario, Maria Pompea Bernardi, pronta a ricoprire ora un ruolo tutto nuovo alla Regione dove si occuperà di tutta l’area ospedaliera e dell’emergenza-urgenza a livello regionale. «Le tempistiche – ha spiegato – sono obbligate anche perché ci sono necessità in Regione, necessità regionali e non territoriali, ma sono comunque convinta che il presidente Roberto Occhiuto provvederà al più presto alla mia sostituzione». E, a proposito, il nome che circola è quello di Giuseppe Giuliano, già commissario straordinario del “Mater Domini” di Catanzaro, ma si tratta ancora di una indiscrezione.
Un’esperienza, quella all’Asp vibonese durata poco più di un anno. La sua nomina, infatti, risale all’11 gennaio dello scorso anno. E oggi, in conferenza stampa, è la stessa Bernardi a tracciare una sorta di bilancio. Anche se tirare le somme in un anno emergenziale e segnato dal dilagare, soprattutto negli ultimi mesi, della quarta ondata di contagi da Covid-19, spinta dalla variante Omicron che ha colpito maggiormente proprio la provincia vibonese, non è affatto semplice.
«In un anno – ha spiegato la Bernardi – si è fatto molto, un po’ a tutti ai livelli ma soprattutto sul Covid, sull’ospedale a livello strutturale. Si sono fatte moltissime assunzioni ma è chiaro che avrei voluto sicuramente fare molto di più. Altre assunzioni, ad esempio, o curare di più la riorganizzazione a livello ospedaliero ma purtroppo non c’è stato il tempo». «Credo di aver dato il massimo, non solo con la testa ma anche con il cuore. Mi sono spesa io personalmente per dare risposte certe alla cittadinanza. La provincia di Vibo è prima a livello di vaccinazioni, ma anche sulle intenzioni da “Omicron” e questo si sta studiando anche a livello nazionale».
L’ex commissario dell’Asp di Vibo Valentia, poi, riconosce le difficoltà riscontrate sul tracciamento dei casi. Una vera emergenza che, però, ha interessato gran parte del paese. «È saltato dovunque – spiega la Bernardi – anche perché è difficile quotidianamente tracciare 700 positivi, ma anche rilasciare 700 green pass a distanza dei canonici 10, 15 o 20 giorni». «Per fortuna ci aiuta la legge e laddove c’è un positivo dentro casa, se si hanno due dosi di vaccino, bastano ora 5 giorni di quarantena e poi si può fare il tampone. Per chi ha la terza dose non deve fare assolutamente nulla, per chi non è vaccinato affatto, invece, si può restare a casa 10 giorni e poi fare il tampone. Tutto è lasciato molto alla responsabilità del singolo».
Infine c’è da pensare già al futuro e a chi potrà succedere alla Bernardi alla guida dell’Asp di Vibo Valentia: «Chi verrà al mio posto non lo so, lo giuro, ma sicuramente sarà una persona validissima. In ogni caso per me questa è una promozione, se il presidente Occhiuto avesse voluto rimuovermi bastava che io tornassi a Crotone al mio lavoro d’origine. Credo che il presidente Occhiuto abbia pensato e voluto una mia promozione». (redazione@corrierecal.it)
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