LAMEZIA TERME Oltre 500 anni di carcere inflitti dal gup del Tribunale di Catanzaro, Francesco Vittorio Rinaldi, a 65 dei 70 imputati del processo “Imponimento”, il troncone celebrato con rito abbreviato contro esponenti ed appartenenti alla cosca Anello-Fruci di Filadelfia, ma attiva nel territorio compreso tra il Lametino e il Vibonese. Insomma, un altro durissimo colpo inferto alle cosche calabresi dopo l’altra sentenza – ancora in abbreviato – di Rinascita-Scott, emessa nelle scorse settimane.
Ma non è tutto. Già perché la sentenza dispone anche il risarcimento «in solido fra loro e con riferimento ai soli danni non patrimoniali», e verrà stabilito in sede civile. Intanto il gup Rinaldi ha imposto provvisionali (ossia somme di denaro liquidate dal giudice come anticipo sull’importo integrale) per un totale di oltre 2 milioni di euro, per quaranta condannati:
Francescantonio Anello, Rocco Anello (cl. ‘61), Giovanni Angotti, Vincenzo Barba, Giuseppe Barbieri, Angela Bartucca, Domenico Bonavota, Domenico Bretti, Vito Bretti, Filippo Catania, Salvatore Danieli, Vincenzo De Nisi, Antonio Dieni, Giuseppe Fortuna, Giuseppe Fruci, Vincenzino Fruci, Angelo Galati, Antonio Luciano Galati, Domenico Gallello, Giovanni Giardino, Giorgio Salvatore, Massimo Gugliotta, Romeo Ielapi, Paolino Lo Bianco, Francesco Mallamace, Giovanni Mastrandrea, Gianni Melina, Francesco Michienzi, Giacomo Michienzi, Nicola Antonio Monteleone, Serafino Nero, Daniele Prestanicola, Vincenzo Renda, Vincenzo Rubino, Giuseppe Ruccella, Domenico Rutigliano, Fabio Schicchi, Francesco Serratore, Gino Stranges, Antonio Talarico.
Nello specifico – è scritto nelle 23 pagine del dispositivo – ammonta a 150mila euro il risarcimento stabilito in favore del Ministero della Transazione Ecologica. E poi 100mila euro ciascuno per i Comuni di: Filadelfia, Curinga, Polia, Francavilla Angitola, San Nicola da Crissa, Monterosso Calabro, Pizzo, Capistrano, San Pietro a Maida, Cortale, Maierato, Chiaravalle Centrale, Cenadi, Maida, Sant’Onofrio e Vibo Valentia. Ma anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze, quello dell’Interno e l’associazione Antiracket e Antiusura della Provincia di Vibo Valentia. Stabiliti poi 80mila euro ciascuno in favore della Provincia di Vibo Valentia, la Regione Calabria, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura. Ulteriori 50mila euro di risarcimento dovranno essere pagati anche a favore della società Mazzei Salvatore s.p.a..
Per quanto riguarda, infine, le spese di costituzione di parte civile, il gup ha disposto che i 40 condannati sono tenuti a risarcire 3.870 euro in favore dei difensori dei Comuni di Curinga, Pizzo, Capistrano, San Pietro a Maida, Cortale, Maierato, Chiaravalle Centrale, Cenadi, Maida, Sant’Onofrio, Vibo Valentia, la Provincia di Vibo Valentia, Regione Calabria e Mazzei Salvatore s.p.a.; 5mila euro, invece, a favore dei Comuni di Filadelfia e Polia, e del difensore dell’Associazione Antiraket e Antiusura della Provincia di Vibo oltre che di Michele, Eleonora Francesca e Domenico Marcello. E ancora 6mila euro complessivi in favore del difensore dei Comuni di Francavilla Angitola, San Nicola da Crissa e Monterosso Calabro. Infine, 8mila euro complessivi in favore dell’Avvocatura dello Stato per l’Agenzia delle Entrate – Direzione di Vibo Valentia, Ministero dell’Economia e delle Finanze, dell’Interno, della Transazione Ecologia, il Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura e Presidenza del Consiglio dei Ministri. (redazione@corrierecal.it)
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