CATANZARO «Se per il secondo anno consecutivo il ministro Cartabia sceglie la Calabria per l’inaugurazione dell’anno Giudiziario è un segnale importante per questa terra martoriata anche dalle infiltrazioni malavitose». Lo dice l’onorevole Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio comunale e vicepresidente della Commissione di contrasto alla Ndrangheta. La sua scelta testimonia la vicinanza a questa regione e a questa terra splendida ma che purtroppo sappiamo tutti gravata dalle attività illecite delle tante cosche che agiscono sul territorio. Il ministro sa perfettamente di che cosa abbiamo bisogno, di altri uomini certo, di altri mezzi sicuro, ma soprattutto dell’attenzione del resto d’Italia. La Calabria ha bisogno proprio di quello che negli ultimi due anni il ministro Cartabia ha fatto con la sua venuta qui, di un’attenzione particolare per dimostrare che non siamo cittadini di serie B, che lo Stato c’è e ci sostiene, vuole darci una mano, vuole ridurre le distanze col resto del Paese. E questo sforzo i calabresi onesti che rappresentano la larghissima parte della popolazione lo sentono, lo avvertono distintamente, soprattutto le nuove generazioni. «In mezzo a questi giovani si respira il fresco profumo della libertà”, sono le parole del ministro prese in prestito da una dichiarazione del giudice Paolo Borsellino, sempre attuali. I ragazzi devono rappresentare il primo grande baluardo contro le mafie, le illegalità, i soprusi. Noi lo diciamo da tempo, il futuro di questa terra è affidato alle nuove generazioni, bisogna dar loro la possibilità di studiare e di trovare lavoro qui, a casa loro. Non possiamo lasciar partire le nostre menti migliori, devono poter trovare qui la loro occasione per il lavoro, saranno loro a costruire una Calabria migliore che sia in grado di offrire un’opportunità a tutti i suoi figli. Non finiremo mai di ringraziarla per il suo impegno, ministro Cartabia, grazie».
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