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Stipulato il protocollo per il nuovo Palazzo di giustizia. Cartabia: «È un aiuto fattivo»

Previsto lo sblocco del cantiere dell’opera reggina. «Sarà intitolato al giudice Scopelliti». Brunetti: «Dal ministero disponibilità immediata»

Pubblicato il: 22/01/2022 – 13:14
Stipulato il protocollo per il nuovo Palazzo di giustizia. Cartabia: «È un aiuto fattivo»

REGGIO CALABRIA La trasferta reggina del ministro della Giustizia, Marta Cartabia, è servita per mettere nero su bianco l’impegno per restituire alla città un palazzo di giustizia. La struttura è bloccata ormai da anni e il “Cedir”, che doveva ospitare udienze e uffici in via provvisoria è diventato la sede stabile della tribunale di Reggio Calabria non senza visibili disagi. Il protocollo stipulato col sindaco facente funzioni Paolo Brunetti è rivolto allo sblocco del cantiere per il completamento della struttura, che «mi dicono dovrebbe essere intitolata al giudice Antonino Scopelliti», dice il ministro Cartabia durante il suo intervento nell’auditorium della Scuola Allievi Carabinieri. «Questo è un aiuto concreto e fattivo al funzionamento della giustizia, ma anche un segnale importante della vicinanza dello Stato», dice Cartabia all’atto della stipula. «Portiamolo a termine al più presto possibile, le risorse ci sono, non lasciamocelo scappare».
Il nuovo palazzo di giustizia non soltanto si candida ad essere un’“opera strategica” per le attività giudiziarie, ma anche in grado di rigenerare l’intero quartiere a ridosso del centro cittadino. «C’è stata una disponibilità immediata da parte del ministero», dice il facente funzioni Paolo Brunetti, che aggiunge: «Le operazioni di protocollo risalgono a qualche mese fa e le procedure erano state attivate dal sindaco Falcomatà grazie anche all’impegno costante del consigliere Romeo, che ha attivamente partecipato ai sopralluoghi insieme ai delegati del ministero».
Ad oggi il cantiere risultava bloccato a fronte dei «conteziosi in corso con le ditte che avevano partecipato alle gare d’appalto». Nello specifico «si parla della seconda assegnazione che aveva creato problemi. Per superare l’impasse abbiamo ceduto il diritto di superficie al ministero che completerà l’opera. Non ci saranno aggravi economici con l’amministrazione». (f. d.)

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