CATANZARO «Si registra la crescita di tutti i principali indicatori» e tuttavia «sono rilevabili i primi segnali di rallentamento di tale crescita che, in attesa di conferma, non devono comunque indurre ad abbassare il livello di attenzione e di adesione alla campagna vaccinale per tutte le fasce d’età per cui è disponibile». Lo evidenza la Regione Calabria nel report epidemiologico settimanale sul Covid 19: il report, curato dal settore 4 del Dipartimento regionale tutela della Salute e consultabile al portale regionale dedicato www.rcovid19.it, copre il periodo 14-20 gennaio. Dal report emerge che «la variante Omicron (che sta diffondendosi con una prevalenza sempre maggiore), ha innalzato il tasso di positività verso valori superiori al 20% e anche le diagnosi di caso con il solo test antigenico rapido (come previsto nell’ordinanza del presidente della Regione 5/2022), sono raddoppiate negli ultimi 7 giorni. Questo livello di diffusione virale, fa registrare – ad oggi – una percentuale di ricoverati sul totale dei soggetti attualmente positivi, tra le più elevate d’Italia e un consistente numero di decessi. Per queste ragioni, anche tenendo conto della responsabilità individuale che le norme nazionali e regionali hanno affidato a ciascun cittadino, è necessario proseguire nel rigoroso rispetto delle misure comportamentali, l’utilizzo della mascherina adeguata ai contesti, il rispetto del distanziamento interpersonale, l’igiene delle mani e la frequente aerazione dei locali chiusi». Tra i tanti dati contenuti nell’analisi del Dipartimento Salute della regione spicca quello per cui dei soggetti che attualmente si trovano in terapia intensiva Covid-19, «alla data del 20 gennaio 2022, l’83% risulta non vaccinato o con ciclo vaccinale non completo (è stato considerato completo il ciclo con doppia dose o dose unica Johnson)».
Secondo quanto riporta l’analisi «la curva dei contagi, anche in questa settimana, si conferma in crescita, registrando l’aumento del valore degli indicatori “numero assoluto dei nuovi casi confermati” ed “incidenza settimanale per 100.000 abitanti”. Il numero di test eseguiti è pari a 87492 tamponi settimanali (4660 tamponi/100.000 abitanti). Il dato è sovrapponibile alla settimana precedente, registrando solo l’1,6% di tamponi in più.Il valore cumulato dei nuovi casi confermati della settimana (17813), registra un incremento pari a +4298 rispetto al dato della settimana precedente (+31,8%). La percentuale di soggetti risultati positivi rispetto al totale dei tamponi effettuati (tasso di positività), è in aumento, attestandosi al 20,36% vs 15,69% della settimana precedente. Dal check del 20 gennaio 2022 (periodo dal 14 al 20 gennaio 2022) si rileva che il valore medio del tasso di tasso positività risulta pari 21,29% mentre la differenza nel numero nuovi casi confermati rispetto ai 7 giorni precedenti (7 -13 gennaio 2022) registra il 18,6% dei casi in più (17834 vs 15031), pur osservandosi un rallentamento di tale crescita. Riguardo l’incidenza settimanale per 100.000 abitanti, questo indicatore, nella settimana appena trascorsa, ha raggiunto il valore di 948,65, confermando ancora un andamento in crescita rispetto a quello della settimana precedente. Il tasso di positività registratosi nella settimana in analisi è in risalita. Nel valutare tale dato si deve sempre tener conto del numero totale di test rapidi che si eseguono nella nostra Regione, determinando un tasso di test antigenici rapidi eseguiti/ totale dei test, che si attesta ancora su valori del 27,7%, contro un valore medio nazionale pari a più del doppio (57,8%). Riguardo ai test antigenici rapidi che, a seguito dell’Ordinanza del Presidente della Regione 5/2022 del 10 gennaio 2022, possono essere utilizzati anche per la diagnosi di positività al Sars- CoV-2 (senza necessità d conferma con tampone molecolare Rt-Pcr), nella figura 1 ter si mette in evidenza come, negli ultimi 7 giorni, il valore del tasso di positività settimanale derivante da tale attività di testing, sia triplicato».
Il report analizza l’incidenza settimanale per 100.000 abitanti, osservando che “questo indicatore, nella settimana appena trascorsa, ha raggiunto il valore di 948,65, confermando ancora un andamento in crescita rispetto a quello della settimana precedente. Nelle ultime 5 settimane il valore dell’incidenza è posizionato abbondantemente al di sopra del valore 150, limite critico costituente uno dei parametri per la collocazione in zona arancione». Per quanto concerne il numero dei casi attualmente positivi (casi attivi) si rileva «come al 20 gennaio 2022, i casi settimanali siano incrementati negli ultimi 7 giorni di circa il 23% (contro il 40% della scorsa settimana), con valore che si assesta a 40027; alla data del 13 gennaio 2022 era pari a 32493: nel confronto con tutte le altre Regioni e con la media nazionale, si evidenzia come in queste ultime settimane la Calabria si mantenga con un tasso pari al 25,7% che, sebbene incrementatosi negli ultimi 7 giorni, cresce in misura minore rispetto a molte altre regioni. Al 19 gennaio 2022 i casi attivi regionali risultano essere dunque nell’ordine di 2072 casi/100.000 abitanti». Quanto all’ospedalizzazione, nel report del Dipartimento Salute si annota che «gli attuali dati collocano la regione ad un tasso di saturazione dei posti letto in Area Medica del 40,13% (circa + 2 punti percentuali rispetto al dato di 7 giorni fa), mentre per la terapia intensiva la saturazione – dopo aver quasi raggiunto in alcune giornate la soglia del 20% – si è assestata al 17,33% (stabile negli ultimi 7 giorni, pur dovendosi tenere conto del lieve aumento dei posti letto disponibili). Tali parametri unitamente all’incidenza superiore a 50 casi/100.000 abitanti hanno già determinato il passaggio della Regione nella fascia di rischio gialla dal 13 dicembre e mantengono ancora la situazione regionale prossima ai limiti critici che portano alla zona arancione. In terapia intensiva, dal 1° agosto 2021 al 20 gennaio 2022, a fronte di 249 nuovi ingressi, si è registrato un totale di 149 decessi (13 decessi negli ultimi 7 giorni). Riguardo ai soggetti che attualmente si trovano in terapia intensiva Covid-19, alla data del 20 gennaio 2022, l’83% risulta non vaccinato o con ciclo vaccinale non completo (è stato considerato completo il ciclo con doppia dose o dose unica Johnson)».Riguardo più in generale ai decessi, «nell’anno 2021 la media giornaliera è stata pari 3,1 casi/die; nei primi 16 giorni dell’anno 2022, tale media è pari a 6,9 casi/die».
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