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La riflessione

«Ora Irto si concentri sul futuro di Catanzaro»

Complimenti all’onorevole Nicola Irto per l’importante traguardo raggiunto e l’augurio di un buon lavoro per la segreteria regionale del Pd ottenuta con un’alta percentuale di preferenze che gli f…

Pubblicato il: 24/01/2022 – 7:30
di Franco Scrima*
«Ora Irto si concentri sul futuro di Catanzaro»

Complimenti all’onorevole Nicola Irto per l’importante traguardo raggiunto e l’augurio di un buon lavoro per la segreteria regionale del Pd ottenuta con un’alta percentuale di preferenze che gli fa onore. Un risultato, come ha sottolineato Enrico Letta, che è «un’investitura forte in vista di scelte coraggiose». È quanto in molti si augurano per un’autorigenerazione del Partito Democratico calabrese.
Non sono iscritto al Pd né ad altro partito politico, ritenendo una qualunque appartenenza ideologica poco confacente con la professione di giornalista. Preferisco essere giudicato per le cose che scrivo.
Ho letto con particolare attenzione l’intervista rilasciata dal neo segretario regionale al collega Antonio Ricchio di Gazzetta del Sud e ne ho apprezzato i contenuti; in particolare l’affermazione che ha riguardato «la necessità di ridisegnare il Partito», cioè «che il PD ritorni ad essere presenza consistente sul territorio calabrese, punto di riferimento e luogo di elaborazione politica, in modo da intercettare nuove energie e formare una classe dirigente nuova, forte e autorevole».
Mi permetta, onorevole Irto di unirmi al coro dei complimenti!
Se posso, vorrei suggerirle di porre anche attenzione sulle cose fatte e sulle decisioni prese dal suo Partito, soprattutto quelle recenti che riguardano la candidatura a sindaco di Catanzaro. Lungi dal voler sconfessare alcuno, semplicemente per conferire certezze (e forse anche legalità) ai cittadini a dimostrazione dell’avvio del processo di rinnovamento del Pd. Personalmente lo considero un segnale importante. Lo ha ricordato Lei, onorevole Irto, nell’intervista rilasciata ad Antonio Ricchio. Le rammento il passo: «Rigenerare è un concetto diverso di rottamare». Converrà che è stato un “mantra” della classe dirigente del Partito democratico negli anni passati.
Capisco che la storia non si ripete e so anche quale differenza distingue Lei dal vecchio modo di intendere la politica; ecco perché sento forte il desiderio di ricordarlo a me stesso.
Per concludere mi lasci dire che, in aggiunta a quanto da Lei affermato «che la classe dirigente catanzarese ha l’autorevolezza per definire un percorso vincente», sia opportuno, perché gradito all’elettorato, che per la “scelta” del candidato a primo cittadino partecipasse anche Lei nella veste di Segretario regionale. Dopotutto in discussione c’è la sorte della città capoluogo della Calabria.
Spero condividerà che Catanzaro non ha bisogno di “carrieristi” e men che meno di opportunisti, ma di politici veri e concludenti, capaci di progettare il riscatto ambientale e sociale lasciato per troppo tempo a marcire nelle mani di persone che hanno inteso la politica più come un mezzo che come un dovere. Non è stato mai manifestato il desiderio di proteggere, per esempio, il territorio, di battersi per una sua sostenibilità ambientale che includesse l’azzeramento degli sprechi e la convinzione che i cittadini sono i primi protagonisti di ogni cambiamento.
Intervenire a difesa dell’ambiente e migliorare la qualità della vita significa aver capito cos’è la tutela di un bene comune; e, così come la cultura deve essere intesa per Catanzaro un asse di sviluppo fondamentale proprio perché si sta per chiudere un ciclo a Catanzaro, non bisogna lasciarsi sfuggire l’occasione per garantire alla Città una guida all’altezza del compito. Anche per questo è indispensabile la scelta di un sindaco che sappia tenere salda la cabina di regia e gli “attori” (cioè gli Assessori) perché lavorino con dedizione. Per farlo è necessario che la nuova Amministrazione Comunale aggiunga nel programma una questione urgente: la coesione sociale, che serve per eliminare le disuguaglianze.
Onorevole Irto, chiudo con una esortazione: nelle scorse settimane a Catanzaro si è assistito ad una insolita corsa di aspiranti sindaci, qualcuno, si vuole, “mallevato” dal Pd. È stato un susseguirsi di candidature che, se da una parte rallegra, dall’altra inquieta. Adesso c’è da scegliere e la speranza è che il diritto di una città che chiede di essere amministrata bene, non abbia a subire ulteriori intoppi. Rimane inalterato l’augurio che le iniziative da assumere abbiano a cuore il futuro di Catanzaro.
*giornalista

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