ROMA “Presi per il Colle” da Gigi Miseferi. In una giornata che non ha offerto sorprese sulla corsa al Quirinale, con un nulla di fatto abbondantemente annunciato, ci ha pensato l’amatissimo attore calabrese, per l’occasione inviato del Corriere della Calabria a Montecitorio, a movimentare la giornata della truppa dei grandi elettori calabresi chiamati a esprimere la propria preferenza nella prima tornata. Interrogati da Miseferi, si alternano ai nostri microfoni il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso, il capogruppo (e segretario regionale) del Pd Nicola Irto e il deputato della Lega Domenico Furgiuele.
Occhiuto non ha dubbi: «C’è molta confusione e si lavora più fuori dal Parlamento che nel Parlamento. Si andrà avanti almeno fino a giovedì, se si troverà la quadra su un nome che non sia Draghi, o a sabato, se sul tavolo resterà soltanto l’opzione del premier». Il presidente della giunta regionale, tuttavia, dice di votare con il pensiero fisso ai problemi della Calabria. Spera che si trovi presto una soluzione. Chiede «un Occhiuto di riguardo», chiosa Miseferi.
Mancuso, invece, ammette che «siamo in alto mare», mentre Furgiuele, stimolato da una battuta dell’attore («Lo scoiattolo che fine ha fatto?») spiega che «non si è visto, ma non si sa mai che possa tornare». Il riferimento è all’operazione (poi sfumata) tentata da Vittorio Sgarbi per arrivare all’elezione di Silvio Berlusconi al Colle.
Da parte sua, Nicola Irto spera che si arrivi a una soluzione di alto profilo «perché siamo in un momento molto complesso, sia per le prospettive del Pnrr che per la credibilità del Paese». Insomma, ironia e temi “alti” per raccontare la prima delle giornate di passione politica che porteranno all’elezione del successore di Sergio Mattarella.
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