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«Sulla linea jonica si viaggia a rallentatore, dove sono i fondi del Pnrr?»

Sono Roberto Antonio Logiacco, un cittadino di Gioiosa Jonica, quando posso, preferisco sempre servirmi del treno per andare da Gioiosa Jonica a Reggio Calabria, ovviamente parlo della linea jonica…

Pubblicato il: 24/01/2022 – 13:37
di Roberto Antonio Logiacco
«Sulla linea jonica si viaggia a rallentatore, dove sono i fondi del Pnrr?»

Sono Roberto Antonio Logiacco, un cittadino di Gioiosa Jonica, quando posso, preferisco sempre servirmi del treno per andare da Gioiosa Jonica a Reggio Calabria, ovviamente parlo della linea jonica, che va da Taranto a Reggio Calabria. Ebbene, in genere, parto alle 7.10 per giungere a Reggio Calabria alle 9.15. Sebbene, questo treno effettui tutte le fermate sembra di viaggiare a rallentatore, il paesaggio scorre lentamente ed poco più di cento chilometri si percorrono in quasi due ore! Mi chiedo come mai i soldi del Pnrr non vengono utilizzati per velocizzare questa linea ferroviaria. I signori politici calabresi non potrebbero impegnarsi per chiedere ed ottenere l’elettrificazione della suddetta linea e dove è possibile procedere al raddoppio del tracciato ferroviario, oltre alla riqualificazione delle stazioni. Il servizio di trasporti ferroviario è essenziale per la mobilità in Calabria sulla costa jonica. Da anni questa tratta viene sistematicamente trascurata e nessuno o quasi si preoccupa dei trasporti. Dispiace che, soprattutto, i sindaci delle città joniche non prendano una posizione chiara su questo problema e nell’indifferenza più totale rimangono inermi mentre i cittadini partono senza poter più tornare comodamente.
La Calabria ha assoluto bisogno di una ferrovia jonica efficiente per un rilancio economico e sociale di questa parte della regione. Un altro problema reale lungo la linea ferroviaria jonica sono i passaggi a livello che tanto danno fastidio poiché presenti spesso nei centri urbani costieri. Si potrebbe avviare, come già si sta cercando di fare tra Catanzaro e Sibari, alla sostituzione di tali passaggi a livello con soluzioni ben diverse che possano far coesistere la linea ferroviaria ed i centri urbani riducendo al massimo i disagi; ovviamente, qualsiasi soluzione richiederebbe l’intervento della Regione Calabria che elabori un progetto di ammodernamento in accordo tra Rfi e comuni costieri. Una linea ferroviaria che ha oltre 150 anni e che necessita di una serie di interventi sostanziali che richiedono: finanziamenti oltre che una ferrea e concreta volontà politica perché le parole non bastano più! Inoltre, sento sempre più parlare di salvaguardia del sistema ambientale del pianeta, di rivoluzione green, ebbene, la ferrovia potrebbe anche contribuire a limitare l’inquinamento perché con un trasporto ferroviario efficiente si ridurrebbe il traffico automobilistico sull’unica strada che percorre la costa jonica la pericolosissima statale 106, la cosiddetta strada della morte. Continuerò sempre a ribadire ed a battermi sempre per il miglioramento e la riqualificazione e rilancio della ferrovia da Taranto a Reggio Calabria. Mi auguro che il mio appello venga recepito dai politici calabresi. Non è possibile che nel 2022 si abbia ancora una linea ferroviaria in queste condizioni.

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