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l’affondo

Montalto Uffugo, focolaio Covid a Villa Sorriso

Sono 16 gli anziani positivi e tre i dipendenti. L’Usb: «Intervenga l’Asp». La proprietà: «Casi comunicati ed emergenza gestita»

Pubblicato il: 25/01/2022 – 13:13
Montalto Uffugo, focolaio Covid a Villa Sorriso

MONTALTO UFFUGO Sono 16 gli anziani positivi al Covid ospiti della casa protetta “Villa Sorriso” di Montalto Uffugo, nel Cosentino. Sono tutti vaccinati con tre dosi, asintomatici e in buone condizioni generali. Nella struttura vivono in tutto 29 anziani. Sono risultati positivi anche 3 dipendenti della struttura, 2 operatori sociosanitari ed un educatore professionale, anche loro vaccinati e asintomatici.
L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, secondo quanto si è appreso, ha predisposto il monitoraggio clinico degli ospiti e la ripetizione nei prossimi giorni dei tamponi molecolari.

L’Usb: «Intervenga l’Asp»

L’Usb denuncia la difficile situazione che si è venuta a creare all’interno della casa protetta Villa Sorriso, con sede a Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, di proprietà del gruppo Morrone. Decine le persone tra pazienti e operatori risultati positivi. Secondo il sindacato «avuta la conferma dei primi casi di positività non è stata assunta alcuna misura di contrasto alla diffusione del virus». Inoltre, la proprietà non avrebbe «fornito alcuna comunicazione né al personale e all’indotto né all’Asp di Cosenza». Il sindacato ribadisce «il sistematico e ormai inaccettabile ritardo con il quale i dipendenti ricevono gli stipendi, guadagnati attraverso il proprio duro lavoro». «Chiediamo con forza un intervento immediato delle istituzioni locali e dell’Asp di Cosenza affinchè siano effettuati dei rigidi controlli all’interno della casa protetta Villa Sorriso e delle altre strutture sanitarie private presenti sul territorio. Il rischio è che la difficile situazione che si registra attualmente diventi drammatica sia per gli utenti che per gli operatori».

La risposta della proprietà: «Casi subito comunicati, emergenza gestita»

Intanto dalla proprietà di Villa Sorriso, attaverso l’avvocato Riccardo Maria Panno, arriva una replica rispetto a quanto sostenuto dall’Usb. «In qualità di amministratore legale della società Villa Sorriso srl – si legge nella nota – ritengo doveroso  rendere alcune smentite rispetto a quanto sulle stesse letto. È opportuno sottolineare che l’azienda ha da subito provveduto a comunicare i casi di Covid 19 registrati in struttura nei tempi e con le modalità previste dalla legge all’Asp competente, potenziando i protocolli già esistenti e attivando ulteriori misure di sicurezza previste dalla legge, nell’esclusivo interesse dei pazienti e del personale dipendente. Questa tempestiva, attenta e meticolosa azione aziendale ha consentito di gestire l’emergenza in atto. Non solo in questa circostanza ma da sempre il rapporto tra i vertici della società e il personale dipendente è sereno e basato su una profonda stima, collaborazione e scevro da qualsivoglia turbativa. La struttura che opera da moltissimi anni nel settore sanitario è in perfette condizioni di manutenzione e in regola con tutti i protocolli, tanto da garantire la sicurezza, l’ospitalità e il comfort dei pazienti».

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