Ultimo aggiornamento alle 8:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

le richieste

Emergenza abitativa e sfruttamento lavorativo, Usb incontra i commissari di Rosarno

L’incontro in municipio ha avuto ad oggetto le condizioni di vita e lavoro dei braccianti. «Presto nuovi alloggi, ma va superata gestione emergenziale»

Pubblicato il: 27/01/2022 – 13:52
Emergenza abitativa e sfruttamento lavorativo, Usb incontra i commissari di Rosarno

ROSARNO Mercoledì 26 gennaio si è tenuto al municipio di Rosarno un incontro tra una delegazione dell’Usb e i commissari del Comune, chiesto dall’unione sindacale per affrontare le problematiche che riguardano i tanti braccianti agricoli di un territorio che ha bisogno della concretezza che i commissari stanno provando a mettere in campo. Innanzitutto, per superare la gestione emergenziale ormai più che decennale, poi programmando interventi mirati per dare diritti e dignità ai lavoratori braccianti, da troppo tempo vittime di giochi sporchi operati sulla loro pelle.
Tanti sono stati gli argomenti trattati, a partire dalle indecenti condizioni abitative in cui sono costretti a vivere i lavoratori, non solo in ghetti come il campo container di Testa dell’Acqua, in cui da oltre 13 anni vivono numerosi braccianti, ma anche in appartamenti fatiscenti affittati da gente senza scrupoli che ammassa esseri umani in condizioni indegne, ricavandone lauti compensi il più delle volte in condizioni di irregolarità totale. I commissari hanno ben chiara la situazione e hanno assicurato che stanno lavorando per provare a scardinare un sistema che lucra sulla disperazione di queste persone. Sono in dirittura d’arrivo alloggi che saranno messi a disposizione dei lavoratori stagionali, i quali avranno la possibilità di affittare delle stanze per il periodo di raccolta.
«Una situazione, questa, che riteniamo positiva ma non risolutiva, in quanto oltre gli stagionali una buona percentuale di lavoratori è ormai da considerare stanziale e necessita perciò di altro tipo di risposte, soprattutto grazie all’accesso al mercato degli affitti regolari e all’istituzione di un Fondo di garanzia regionale a sostegno di questa possibilità. L’annunciata chiusura di Testa dell’Acqua senza soluzioni alternative significherebbe solamente il trasferimento negli altri ghetti sparsi per la piana di Gioia Tauro di questi lavoratori, persone che avrebbero diritto all’accesso all’edilizia residenziale pubblica», si legge in una nota. Altro tema caldo affrontato è lo sfruttamento lavorativo. Abbiamo condiviso il pensiero dei commissari che chiedono a gran voce il rafforzamento dell’Ispettorato del Lavoro, al momento con un organico scarno che non permette controlli che facciano piena luce su fenomeni complessi come quelli del cosiddetto “lavoro grigio”, pratica criminale tristemente diffusa ai danni dei lavoratori stranieri, che nonostante passino ore e ore nei campi a lavorare non si vedono riconosciute le giuste giornate lavorate, favorendo chi nei campi non ha mai lavorato. «Riconoscendo – continua la nota – un approccio non banale a una questione molto complessa, come Usb abbiamo dato la massima disponibilità a individuare insieme le migliori soluzioni per uscire da questa drammatica situazione, che si vive da anni e in cui si è detto tanto e fatto poco. I lavoratori stranieri sono la vera ricchezza di questi territori: in questi anni sono arrivati ingenti capitali pubblici per risolvere i problemi legati alle condizioni di vita di queste persone, senza che cambiasse nulla e senza capire se realmente queste risorse fossero utilizzate per migliorare la vita dei lavoratori braccianti. Sono tante le pagine tristi a cui abbiamo assistito mentre i migranti non solo venivano sfruttati sul lavoro, ma anche utilizzati in maniera strumentale per coprire i veri problemi del territorio. Insomma, a lucrare su questa povera gente sono in tanti, ci auguriamo che il lavoro intrapreso dai commissari serva finalmente a tracciare una nuova strada da percorrere, rimettendo al centro i diritti dei lavoratori e valorizzando territori come quello di Rosarno che hanno grandi potenzialità ma sono tenuti sotto scacco di chi ha interesse a mantenere inalterati gli equilibri.
USB, che partecipa al Tavolo sul Caporalato dalla sua prima convocazione, denuncia lo scarso intervento nei territori più critici, auspicando che le grandi progettualità presentate dai vari ministri diventino rapidamente azioni concrete a sostegno di chi, istituzioni e realtà sociali, provano a dare risposte a problematiche complesse».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x