COSENZA «La Società Italiana di Medicina Interna ha scelto il Centro di Ecografia Internistica dell’Annunziata come Scuola Nazionale di Ecografia clinica. Il Centro, diretto da Giovanni Vallone, va ad arricchire l’elenco delle 20 scuole, riconosciute dall’ Ente di Accreditamento Nazionale, la Simi appunto, sparse sul territorio italiano, abilitate alla formazione continua e al rilascio delle certificazioni professionali di competenza.
Un altro importante tassello medico-scientifico – si legge in una nota – va ad arricchire l’offerta dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Un prestigioso riconoscimento che risponde all’esigenza sempre più avvertita di formazione continua dell’internista e aggiornamento professionale che pone l’Annunziata di Cosenza nel network della formazione medico-scientifica.
“La certificazione nazionale di ecografia internistica – ha spiegato Giovanni Vallone – si ottiene superando tre livelli di formazione ecografica: ogni livello è costituito da una parte teorica che si svolge a Roma e una pratica da effettuare nelle diverse scuole del territorio nazionale e da oggi anche all’Annunziata di Cosenza”. Il Centro di ecografia internistica dell’Annunziata effettua mediamente 1400 esami all’anno; negli ultimi dieci anni sono state eseguite 1300 termoablazioni su pazienti affetti da neoplasia del fegato e nel 2019, anno prepandemico sono state eseguite 100 biopsie epatiche e 75 procedure interventistiche sull’addome tutte sotto guida ecografia, nello stesso anno sono stati effettuati più di 400 agoaspirati dei noduli tiroidei guidati dall’ecografia. Il Centro dell’Annunziata è l’unico in Calabria ad eseguire terapie mininvasive dei noduli tiroidei benigni, la radiofrequenza, il laser e l’alcolizzazione: tutte procedure effettuate con la guida dell’ecografia. “La professione medica è pervasa da profondi e repentini mutamenti – ha proseguito Vallone – e questo è ancora più vero per la figura del medico internista. Nella clinica la tecnologia ha assunto un ruolo preminente il cui impiego è diventato indispensabile per l’erogazione delle stesse prestazioni sanitarie. Questo, se da un lato rende l’esame diagnostico, da un punto di vista qualitativo, altamente attendibile, dall’altro obbliga i professionisti ad arricchire la clinical competence di formazione continua e aggiornamento qualificato e specifico”. Ai corsi teorico-pratici – conclude la nota – potranno partecipare i medici chirurghi, gli specialisti in Medicina Interna e discipline affini e gli specializzandi».
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