SAN FERDINANDO San Ferdinando, nella piana di Gioia Tauro, ricorda Soumaila Sacko, il bracciante del Mali ucciso il 2 giugno 2018 all’esterno di un capannone abbandonato, la fornace Tranquilla, a San Calogero in provincia di Vibo Valentia.
L’inaugurazione della statua di bronzo in memoria del migrante che viveva nella tendopoli di San Ferdinando, dal titolo “The Other Face” realizzata da Nelson Carrillho con la collaborazione della curatrice Chiara Scolastica Mosciatti e, si è tenuta nel pomeriggio di oggi. A scoprire l’opera, i sindaci di San Ferdinando, Andrea Tripodi, e di Camini, Giuseppe Alfarano.
La curatrice Mosciatti, all’inizio della cerimonia ha voluto ringraziare il comune di Camini «che nel 2020 si è fatto capofila di questo progetto di rivoluzione estetica degli spazi pubblici in Calabria e al sommo poeta Tripodi. È il primo monumento in Italia – ha detto – dedicato alla vittima di un assalto razzista. Questo è un grandissimo giorno. Simbologia ha voluto che a San Ferdinando si sia eretto questo monumento nella Giornata della Memoria».
Chiara Scolastica Mosciatti ha coinvolto Nelson Carrillho nel 2018, nel progetto Soumaila&I. L’artista ha iniziato così a disegnare il monumento per Soumaila Sacko. Nel 2019 Carrilho ha creato nel suo studio il prototipo in cera di “the other face” con le dimensioni di un uomo reale. Nella fonderia Volkers, che da quarant’anni produce le sculture di Carrilho, è stata poi realizzata la versione finale in bronzo. Il monumento inaugurato oggi a San Ferdinando, pesa circa 350 kg, è alto due metri, largo 84 cm e profondo 66 cm.
La scultura rappresenta l’immagine di un uomo che emergendo da un cumulo di lamiere mostra una maschera.
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