CATANZARO «La convocazione dei capigruppo del Parlamento dal Presidente della Repubblica rappresenta una svolta nella vita del Paese. In questi giorni di scelta del nuovo Capo dello Stato, la non politica e l’improvvisazione drammatica di tanti capetti dei partiti si sono ulteriormente manifestate drammaticamente». Lo afferma, in una dichiarazione, Mario Tassone, segretario nazionale del Nuovo Cdu. «La convocazione dei presidenti dei gruppi, istituzioni di rango costituzionale – aggiunge Tassone – avvia un processo che salvaguarda le istituzioni da condizionamenti di chi è portatore di pensieri deboli senza respiro e senza prospettive. Si riparte con la rielezione di Mattarella, come da me auspicato anche in solitudine sin dal primo momento. E non per coprire un vuoto momentaneo o per porre un rimedio temporale a consolidate incapacità , ma per fare immettere il Paese in una fase nuova in cui la partecipazione sia vera, la democrazia non un rito e la libertà un recupero di valori umani. Non più le istituzioni occupate da capi e da manipoli. In questi giorni si è capito che i capi non sono statisti e i manipoli non sono il popolo ma il suo contrario. Con il Mattarella bis il Paese ritrovi la propria dignità e sfratti i seminatori di parole, variopinte realtà di cortigiani sempre plaudenti. Dunque come non mai questa elezione rappresenta un passaggio storico, una specie di referendum. Nel 1946 i cittadini decisero per la Repubblica. Oggi si opera perché la Repubblica, rimossa la coltre di troppi inganni, ritrovi la sua dimensione in una comunità di uomini liberi».
x
x