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Domani il Consiglio dei ministri decide su scuole, mascherine e discoteche

Al vaglio anche durata green pass e colori delle Regioni. Non è escluso che il governo mantenga i divieti ancora per due mesi

Pubblicato il: 30/01/2022 – 23:14
Domani il Consiglio dei ministri decide su scuole, mascherine e discoteche

ROMA Chiuso il “dossier” Quirinale, il governo è già al lavoro sui provvedimenti da portare al tavolo del Consiglio dei ministri che si terrà kunedì. Ci sarà un decreto legge che, tra le altre misure, uniformerà le regole anti-Covid per le scuole primarie e secondarie e che dovrebbe eliminare la norma dell’obbligatorietà delle mascherine all’aperto. La semplificazione nelle scuole richiesta da dirigenti e governatori, e sostenuta dal governo, è già partita con le misure inserite nel decreto bollette. Adesso, infatti, chi ha il super green pass rientra dall’autosorveglianza senza dover fare il tampone, mentre i test saranno gratuiti anche alle elementari, le cui famiglie potranno rivolgersi ai pediatri. Ma altro potrebbe arrivare dal prossimo Consiglio dei ministri, come l’allineamento delle regole tra elementari e superiori, grazie all’andamento sempre più in crescita della campagna vaccinale tra i più piccoli. Restano critici presidi e sindacati che lamentano una “insostenibile gestione dei casi di positività”.
Sul tavolo anche il tema delle discoteche per cui è prevista al momento la chiusura fino a fine mese. Il Cts vorrebbe prorogare lo stop per un altro mese ma la valutazione sarà fatta dal governo. Potrebbero tornare ad aprire le sale da ballo, così come si potrebbe tornare ad organizzare feste e concerti in piazza, provvedimenti che erano stati presi con l’imminenza del Capodanno e il timore dei veglioni che potevano innescare contagi.
La speranza dei gestori delle discoteche e degli organizzatori di eventi resta comunque quella di poter tornare a riaprire i battenti pur nel rispetto delle norme, compreso l’obbligo di green pass che, proprio dal primo febbraio, cambierà la sua durata passando dagli attuali 9 ai 6 mesi. Ciò che appare certo è il cambiamento del sistema dei colori, come più volte hanno richiesto i presidenti delle Regioni, anche se le fasce continueranno ad essere un punto di riferimento per l’analisi epidemiologica delle diverse aree. E se chi ha il super green pass avrà accesso ad ogni attività in tutte le zone tranne che in quella rossa, resta aperta la trattativa su cosa concedere in quest’ultima. Resta da stabilire se in questa fascia le misure debbano essere applicate a chi ha totale copertura vaccinale. Altra questione chiusa sembra essere l’introduzione di un aggiornamento dell’indicatore che riguarda il calcolo dei ricoveri per Covid: i pazienti asintomatici che occupano un posto letto per altre patologie resterebbero in isolamento nello stesso reparto in cui si trovano, senza essere conteggiati dunque come ricoveri per Covid.

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