CROTONE Il sindaco di Crotone, Enzo Voce, chiude la crisi amministrativa, nomina i nuovi assessori e procede anche a un rimpasto di deleghe. Entrano nell’esecutivo Sandro Cretella con le funzioni di vicesindaco e le deleghe Affari Generali, Personale, Organizzazione amministrativa, Avvocatura, Comunicazione e Informazione Istituzionale; Maria Bruni, sorella del procuratore della Repubblica di Paola, con le deleghe della Programmazione comunitaria, Programmi Complessi, Transizione Ecologica ed Energetica, Turismo; Giovanni Pitingolo con le deleghe a Verde pubblico, Decoro urbano, Tutela e valorizzazione del centro storico, Tutela e valorizzazione dei quartieri, Spettacolo. Bruni e Pitingolo rappresentano una novità in assoluto, mentre Cretella è un ritorno perché si era dimesso lo scorso 12 novembre per ragioni di famiglia.
I tre nuovi assessori prendono il posto degli uscenti: Carla Cortese, che si è dimessa qualche giorno prima che Voce procedesse all’azzeramento, Ilario Sorgiovanni (Urbanistica) e Ugo Carvelli (Lavori pubblici).
Sono stati, quindi, riconfermati sei degli assessori uscenti: Luca Bossi a cui sono state assegnati le deleghe all’Urbanistica, Trasporti, Sport, Impiantistica sportiva, Amministrazione Digitale, PNRR; Antonio Scandale, al quale vengono riconfermate le deleghe del Bilancio, Patrimonio e Società partecipate; Natale Filiberto, subentrato a novembre al dimissionario Cretella, sono andate le deleghe alle Attività Produttive, Fiere e mercati, Servizi demografici; Rachele Via riconfermata alla Pubblica Istruzione, Cultura e Antica Kroton; Rossella Parise, perde la delega di vicesindaco e prende quelle allaLegalità dell’azione amministrativa, Lavori Pubblici e Servizi tecnici; Filly Pollinzi mantiene la delega delle Politiche sociali. Voce ha trattenuto per sé le deleghe Ambiente e Polizia Locale.
La crisi si è chiusa nel giro di pochissimi giorni. Questo, però, non esclude che per Voce siano mancati i problemi. Ha dovuto, solo per fare un esempio, fare marcia indietro sull’idea di sostituire anche Pollinzi. Evidentemente la lista che sostiene Pollinzi ha saputo difendere il proprio assessore. Da questa mattina, quindi, Voce può contare su un esecutivo rinnovato di un terzo dei componenti e su assessori che hanno avuto in gestione nuove deleghe. Dal canto suo Voce definisce il cambio «un pit – stop necessario per un tagliando, come avviene normalmente nel corso della vita amministrativa. Altri potranno esserci in futuro». Non è, quindi, detto che i cambi siano finiti con il primo pit-stop. La messa a punto è stata anche «utile a fare il punto sulle cose fatte, sulle cose da fare, sugli errori eventualmente commessi, sulle prospettive per il futuro, sempre tenendo come punto fermo l’interesse della comunità amministrata». Voce sottolinea di «avere ascoltato tutti, consiglieri di maggioranza, forze politiche che sostengono l’amministrazione, società civile perché il compito di un sindaco è quello di fare sue tutte le indicazioni che possono venire dall’esterno e fare sintesi. Ed è quello che ho fatto. Adesso mi aspetto che ciascuno, nella giunta e nel consiglio, assuma questo momento come una nuova sfida per l’amministrazione».
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