LAMEZIA TERME I carabinieri delle Stazioni di Lamezia Terme Principale e Pianopoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Lamezia Terme, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 4 soggetti (1 uomo e 3 donne) ritenuti gravemente indiziati dei delitti di furto aggravato in concorso ed indebito utilizzo di carte di credito. La misura cautelare trae origine da un’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Lamezia e dall’Arma territoriale, che a seguito delle denunce presentate dalle vittime, ha acquisito rilevanti elementi dimostrativi concretizzanti gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, documentando, attraverso l’acquisizione di immagini dei sistemi di videosorveglianza del circuito cittadino e degli esercizi commerciali, tutta una serie di furti di diversi capi di abbigliamento (per un valore di 1.600 euro) da negozi situati all’interno del centro commerciale Due Mari di Maida, nonché un furto di un portafoglio perpetrato all’interno di uno store cinese di Lamezia Terme, appartenente ad una dipendente dell’esercizio commerciale contenente una postepay, successivamente utilizzata indebitamente. Le attività d’indagine condotte dai carabinieri hanno ricostruito il modus operandi degli indagati durante la fase esecutiva dei furti, avvenuti tra ottobre 2020 e luglio 2021: approfittando dei momenti in cui il personale addetto alle vendite era occupato, i soggetti, agendo in concorso, una volta danneggiati i sistemi di antitaccheggio, asportavano la merce dagli espositori per poi uscire con disinvoltura dai negozi. Stesse modalità per il furto del portafoglio contente la carta postepay con la quale gli indagati avrebbero effettuato plurimi acquisti in profumeria e negozi di abbigliamento riuscendo, in pochi minuti, a provocare un danno alla vittima di circa 1.800 euro. I soggetti sono stati arrestai e tradotti presso le case circondariali di Cosenza e Castrovillari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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