CROTONE A parole c’è voglia di ritrovare l’unità nel Partito democratico della provincia di Crotone nei fatti, però, manca la volontà. Questo almeno è emerso in due distinte riunioni organizzate in vista dei congressi (cittadini e provinciale). La prima riunione – assemblea degli iscritti di Crotone, organizzata dal circolo cittadino online “Nilde Iotti”, si è tenuta domenica scorsa. Da questa assemblea è partito il primo messaggio per tentare la via dell’unità: costituire una commissione per trovare candidati unitari e condivisi per la segreteria provinciale e quella cittadina di Crotone. La proposta avanzata dal responsabile della commissione provinciale per il tesseramento, Giuseppe Napoli, non ha fatto però molti proseliti. E’ ovvio che chi ha presentato questa proposta avrebbe voluto aprire un confronto dopo l’azzeramento di tutte le auto-candidature sino ad ora avanzate. Passi indietro non se ne intendono fare ed è questo il motivo che tiene ferme le posizioni ai blocchi di partenza. Nell’assemblea cittadina Annagiulia Caiazza, una delle leader emergenti del Pd pitagorico, ha proposto un “patto generazionale”. Ha chiesto ai dirigenti con esperienza presenti nel partito di aiutare a costruire il nuovo corso stando al fianco dei giovani. Tradotto in soldoni, significa che la guida del Pd deve essere affidato ai giovani, mentre ai dirigenti esperti toccherebbe il compito di coadiuvarli. Da questa assemblea non è uscita, quindi, una proposta condivisa che possa avviare una fase unitaria. Il dato positivo emerso in questa assemblea sono stati i toni del confronto. Non era scontato: non ci sono stati, forse per la prima volta dopo tanto tempo, toni esagitati. Il confronto, pur nelle differenze di posizioni emerse, è stato quindi tranquillo. La seconda riunione si è tenuta ieri. A convocarla è stato il consigliere regionale Raffaele Mammoliti. A questa riunione sono stati invitati tutti i dirigenti che si sono impegnati nella campagna elettorale regionale per fare eleggere Mammoliti. Anche in questa riunione la proposta che è venuta fuori è quella di percorrere il progetto dell’unità del partito, mutuando quello che è avvenuto con l’elezione del segretario regionale Nicola Irto. «Per l’elezione del segretario regionale – ha detto Mammoliti – c’è stato un solo candidato e non ci sono state divisione e differenze». Secondo Mammoliti il «congresso deve diventare un momento di riflessione e non di divisioni». L’unità è necessaria per ricostruire il Pd in tutto il territorio della provincia di Crotone. Oggi Mammoliti discuterà con Irto della situazione del partito pitagorico e rappresenterà al segretario regionale gli input che sono arrivati dalla riunione di ieri. L’obiettivo è, quindi, avviare un percorso unitario, me se non dovesse essere trovato il bandolo della matassa i sostenitori di Mammoliti sono pronti a presentare proprie candidature ai congressi. Sempre nella tarda serata di ieri c’è stato un confronto online tra i dirigenti del circolo “Nilde Iotti”, che hanno fatto il punto sulla situazione. E’ stato deciso di nominare due esploratori con il compito di trattare con l’altra parte del partito, che fa riferimento al consigliere regionale Ernesto Alecci. Si tenta un dialogo difficile in una molto complicata. Le difficoltà sono anche acuite dai tempi a disposizione: la soluzione condivisa deve essere trovata entro dopodomani, quando appunto dovranno essere formalizzate le candidature per eleggere gli organismi provinciali. Il tentativo di dialogo è partito tardi. A questo si aggiunga il fatto che c’è anche voglia di misurarsi e magari lasciare il corpo dell’avversario riverso sul campo di battaglia.
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