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Infrastrutture

Statale 106, la Cgil “convoca” gli Stati generali sulla Sibari-Rossano

Guido: «L’amministrazione si faccia carico di aprire la discussione pubblica con Anas per analizzare progetti, finanziamenti e tempi»

Pubblicato il: 01/02/2022 – 13:26
Statale 106, la Cgil “convoca” gli Stati generali sulla Sibari-Rossano

CORIGLIANO ROSSANO Il nuovo tracciato Sibari-Rossano al centro del dibattito pubblico con tutte le componenti e Anas. È quanto auspica la Cgil Sibaritide Pollino Tirreno in una nota.
«Nelle ultime settimane – dichiara il segretario comprensoriale, Giuseppe Guido – sui progetti di riammodernamento della Statale abbiamo letto ed ascoltato innumerevoli e diverse dichiarazioni. Abbiamo assistito alla trasformazione dell’ambizioso progetto infrastrutturale in un elemento divisivo, calato nell’agone della discussione della più bassa politica, sacrificato nello scontro tra tifoserie, incagliato nel ricatto del finanziamento usato come arma di convincimento istituzionale/territoriale ed addirittura spinto nella polemica sulle vite perse nei troppi incidenti stradali».
«Esprimiamo, per quanto sta accadendo, la preoccupazione che, nella divisione territoriale, si possa nascondere la trappola del disimpegno economico – evidenzia il sindacalista – e la non volontà di avviare i cantieri. Per la Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, invece, il territorio ha assoluta necessità di un’arteria infrastrutturale moderna, sicura, e che connetta, dentro un’organica visione dell’ammodernamento della intera arteria ionica, la città di Corigliano Rossano con la autostrada del mediterraneo per il tramite della Sibari/Firmo».
«In alternativa, al ricorrersi delle prese di posizione su questo o quel progetto, proponiamo di convocare, per il tramite della amministrazione comunale – suggerisce Guido – una vera, chiara e trasparente discussione che coinvolga tutti i portatori di interesse territoriali. Non un convegno, non un congresso, non una iniziativa di parte, ma un vero momento di confronto dentro cui, alla presenza di Anas, analizzare i progetti, visionare i tracciati, discutere di varianti, finanziamenti, tempi, ricadute occupazionali, legalità e costruire un’unica visione di territorio, un’unica idea di ammodernamento, insieme e nell’esclusivo interesse della collettività e non di una parte. Solo se avremo la capacità e l’autorevolezza di fare sintesi – questo il pensiero della Cgil – i lavori di ammodernamento potranno diventare realtà e volano di sviluppo».

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